La Smac card rischia di restare a secco di carburante. Da gennaio infatti è annunciata la protesta dei distributori che giovedì sera si sono riuniti e hanno deciso di rendere impossibile la ricarica della carta per chi si reca a rifornirsi di carburante. Una decisione, spiegano, a cui tutti i titolari di pompe di benzina e carburante, hanno aderito.
Recita il testo del documento approvato: “Vista l’impossiblità di operare in ottemperanza alle previsioni del decreto delegato del 3.11.2014 numero 176 la categoria dei distributori di carburante della Repubblica di San Marino informa la clientela che a decorrere dal 1.1.2015 non sarà più possibile ricaricare la carta San Marino card (Smac) in quanto tutti gli impianti funzioneranno esclusivamente in modalità self service. Tale modalità rimarrà in vigore fino a quando non saranno risolte le problematiche specifiche del settore.Ci scusiamo fin da ora per i disagi arrecati alla clientela”.
In pratica quindi, ogni volta che ci si recherà a fare il pieno, si potrà solo scegliere gli impianti con self service. E poiché nel decreto, è previsto che il rifornimento in questa modalità non dà diritto a strisciare e ricaricare la Smac, non si potrà ricaricare quindi la propria Smac card facendo il pieno.
Una protesta, eclatante, e che di fatto vanifica uno dei metodi di maggior ricarica della Smac. Una scelta che per ora ha scongiurato l’ipotesi di uno sciopero che invece era stata paventata da alcuni titolari delle pompe di benzina. Anche i distributori di carburante quindi si uniscono così al coro di proteste attorno alla decisione del governo di rendere la Smac uno strumento di verifica e accertamento fiscale senza aver ancora previsto un periodo transitorio per verificar- ne l’applicazione e poter correggere così eventuali problematiche. (…) San Marino Oggi