Riceviamo e pubblichiamo:
”Buongiorno Direttore, ieri ha risposto ad una email di mio fratello ed avevamo piacere di farle pubblicare il nostro disagio con il quale conviviamo da quasi 10 anni. Le riassumo brevemente la situazione e rimango se poi vuole a disposizione per un incontro o per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Il 9 novembre del 2005 sui terreni di nostra proprietà siti in Galavotto avvenne una frana provocata dal cedimento delle strutture idriche dello Stato (cosa che poi si evincerà anche dagli accertamenti successivi richiesti dagli addetti ai lavori) a monte dei nostri terreni. Tale frana lasciò senza acqua quasi tutto San marino per diversi giorni. Immediatamente dopo questa frana il Congresso di allora approvo una delibera di OCCUPAZIONE TEMPORANEA dei nostri terreni e quindi fino al 31.12.2006 ci risarcirono i danni per l’occupazione di detti terreni.
Da allora si sono succeduti ben 5 segretari di stato e nonostante i mille incontri con loro la situazione non è cambiata. Benchè i nostri tecnici ed i nostri avvocati si siano prodigati per chiudere la situazione non abbiamo avuto più nessuna risposta da parte dello stato.
Ad un articolo su La Tribuna del 19 novembre 2014 che rendeva nota la nostra posizione i giorni successivi la Segreteria competente ci rispose, sempre su La Tribuna, che entro febbraio 2015 la situazione si sarebbe risolta. Così non è avvenuto. Purtroppo oggi 5 marzo dopo ben 2620 giorni di occupazione abusiva da parte dello stato nessuna risposta è pervenuta a noi proprietari.
Noi siamo molto stanchi di questa situazione! C’è da considerare che su quei terreni noi paghiamo le tasse e non possiamo utilizzarli.
Proprio ieri abbiamo minacciato la Segreteria del Territorio, Segretario Antonella Mularoni, che se non prendono provvedimenti celeri entro Venerdì 13 personalmente provvederemo a rimuovere le tubazioni e nuovamente tutto San Marino rimarrà senz’ACQUA.
Lo faremo perché le tubazioni principali che servono il deposito di Montecucco passano tutte sui nostri terreni.
A grandi linee questi sono i fatti ci piacerebbe molto che lei pubblicasse questo anche a monito della popolazione che presto rimarrà senz’acqua. Le allego alcune foto anche a prova di quanto i tubi siano in condizioni pessime fuori terra ed accessibili da chiunque e ovviamente adagiati sui nostri terreni!
Orietta Zonzini, una cittadina infuriata che paga le tasse.