Dal retail al digitale: quali settori sono cambiati di più nell’ultimo anno e mezzo?

Il Covid-19 ha sconvolto il mondo, come è noto. La pandemia ha costretto a ridisegnare le logiche del mercato e del vivere civile. Tutto è stato stravolto, in primo luogo la socialità. Un evento improvviso che non poteva essere pronosticato alla vigilia dello scoppio dell’emergenza sanitaria.

Ma come in tutti i casi, anche in questo il male non è venuto esclusivamente per nuocere. Se i costi sono stati altissimi in termini di vite umane e non, è altrettanto innegabile che il Covid-19 sia stata la spinta decisiva per una serie di processi, in primis quelli legati alla completa digitalizzazione della società. 

La migrazione dal retail al digital durante e dopo la pandemia

Dalla didattica a distanza all’intrattenimento sui casinò online in Italia, oggi tutto è online e tutto è digitalizzato. Per questo con la pandemia si è detto addio alle classifiche abitudini di vita e tutti, dai più piccoli ai più anziani, sono stati coinvolti in un processo che sa tanto di cambio epocale. Basti pensare che otto over 55 su 10 utilizzano regolarmente gli smartphone, anche più dei giovanissimi. Significa dunque che è cambiato tutto. Ma quali settori hanno visto la maggiore migrazione dal canale fisico al canale online? Il primo, forse il più evidente, è quello dell’informazione.

Mentre si fa ancora fatica a distinguere fake news da notizie vere e autentiche, il mondo dell’informazione ha detto definitivamente addio al cartaceo: tutto è digitale, tutto è informatizzato ed ovviamente a beneficio di tutti quei canali che hanno ritrovato linfa per poter sopravvivere dopo essere stati messi a dura prova dai giornali unicamente online, dai social e dai moderni mezzi di informazione. 

Anche il mondo dell’intrattenimento è cambiato: più spazio a serie tv e a prodotti digitali, con buona pace della tv tradizionale che continua il suo inesorabile tramonto. Anche il modo di fruire dei giochi è cambiato: tutto online, anche per quel che riguarda le slot machine. Tutti processi che hanno aumentato la qualità delle piattaforme di gioco d’azzardo online in Italia, ma anche costretto chi di dovere ad un maggior controllo. Si pensi che per il gioco online oltre quattro milioni di persone, senza saperlo, hanno giocato su piattaforme illegali. Nuove prospettive che richiedono dunque nuove misure e più controllo. 

Altro settore ad essere drasticamente cambiato è quello del commercio, con tanti negozi al dettaglio che da un lato hanno implementato i propri strumenti online, dall’altro hanno potuto fare ben poco per contrastare l’e-commerce nativo: canali come Amazon, per citare il più celebre forse, azzerano praticamente la concorrenza e le proiezioni per il commercio online sono altissime per il 2021. A questo si aggiunga che i social, onnipresenti, hanno creato i propri market virtuali.