Dal San Marino Journal USA: Steven Ghiotti: ”E’ ORA DI FARSI SENTIRE”

E’ ORA DI FARSI SENTIRE/ Saremo brevi, facciamo seguito al articolo ricevuto e pubblicato sull’incluso nostro giornale del Consigliere Steven Ghiotti sulla sua missione come rappresentante della nostra Associazione alla ultima Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero. Per la prima volta e con soddisfazione si è sentita una opinione da parte dei nostri giovani sul più importante diritto, il voto politico,

Dunque riflettiamo su questo diritto. Il cittadino sammarinese residente vota nel Castello dove risiede, non ha neanche una distanza di 15 minuti per votare, mentre noi dobbiamo oltre attraversare l’oceano, addirittura addossarci una spesa di oltre 3000 dollari per persona. Oggi la legge permette solo al cittadino residente in San Marino a essere eletto nel CGG e viene scelto dai partiti politici in San Marino, perciò non è, come alcuni dicano, che possiamo cambiare il modo di vivere dei cittadini residenti in Patria, e questo lo riteniamo giusto. Non è invece giusto come viene concesso il voto ai cittadini non residenti dato che specialmente quelli oltre oceano possono effettuarlo solo se economicamente benestanti, ciò significa discriminare in rapporto alle condizioni economiche. Quindi una legge antidemocratica e viola il sacrosanto principio che i cittadini sono tutti uguali difronte alla legge. Male lingue dicano che il voto ai cittadini non residenti non è voluto che venga dato in modo facile, cioè dove risiedono, perché probabilmente da molti politici ritenuto troppo impegnativo.                                 Un nostro suggerimento. È arrivato il momento di discutere seriamente nelle proprie famiglia, se si vuol mantenere la cittadinanza sammarinese e riconosciuti come tali a pieni diritti e doveri, e se questo è desiderato, allora unirsi in una numerosa e forte voce. Perciò è di tutti la responsabilità con amicizia di chiedere, telefonare ai rappresentanti della nostra Associazione per renderli sicuri della volontà della Comunità per portare alla Consulta una pacifica proposta per risolvere la problematica. Creare un documento firmato dal Comitato Direttivo come un esempio,  presentare quello, solo da alcuni suggerito, nella ultima adunanza generale.

“La Fratellanza Sammarinese di NY non porterà alcun progetto e non parteciperà al voto finale sulle risoluzioni conclusive delle Consulte e chiede che sia puntualizzato nei comunicati ufficiali e finali delle Consulte questa decisione, e finché non si avrà la certezza di realizzare, con il Governo, un meeting specifico e risolutivo sul voto politico che dovrà essere l’unico punto all’ordine del giorno, specificando anche di essere contrari al Collegio Estero” (chi non è al corrente del voto per il Collegio Estero può informarsi chiedendo spiegazione o ai rappresentanti del Direttivo della Fratellanza o anche al Consolato)                                          Dopo di che attendere la decisione dal Governo, dato se negativa, sarebbe costruttivo invocare  una urgente adunanza generale discutere il futuro della Fratellanza perché la maggioranza di noi non avrà alcuna speranza di avere la possibilità per proteggere, e crediamo sia da tutti capibile, i rimasti diritti Purtroppo da criticare anche il direttivo della Consulta di questi ultimi anni, almeno potevano chiedere agli stranieri residenti in San Marino come comportarsi perché ha quanto si  sente hanno potuto ottenere molto più di noi alle loro richieste al Governo sebbene noi tanto abbiamo dato e possiamo dare oggi, e molto più di ieri, con i nostri giovani, perchè dottati di una elevata cultura. Attenzione però a coloro che ci hanno sempre sabotato, ricordarsi; che colui che sparge una semenza cattiva, raccoglierà poco o nulla o un prodotto da nessuno desiderato.                                                                                                                          / San Marino Journal USA, Direttore Responsabile Luciano Francioni. /