Dalla legittima difesa al calvario «Assolto dopo due anni di processi»

arresto 2«E COSA AVREBBE dovuto fare? Farsi ammazzare dai ladri? In quei momenti non hai molte alternative: devi scegliere tra la tua vita e quella di uno che è entrato in casa tua per rubare». Luigi Tallarini, classe 1941, è un uomo di una volta, quelli tutti di un pezzo. Il bar della sua famiglia all’Altopiano, un quartiere di Seveso, è aperto nel 1958. In queste ore è la persona che meglio sa cosa sta provando il pensionato di 65 anni di Vaprio d’Adda. Il 25 giugno del 2011 esasperato dopo decine di furti andati a segno, alle tre del mattino, dal balcone della sua abitazione al primo piano sopra il bar, ha sparato dieci colpi con una pistola calibro 22 e poi altri 4 con una pistola calibro 7,65 regolarmente detenute, ai ladri che con un’auto ariete e un camion rubati, avevano sfondato la vetrina ed erano entrati nel suo bar per l’ennesimo furto.
Cosa prova sapendo quello che è accaduto a Vaprio?
«Sento un grande dispiacere per quello che è successo al pensionato. Gli sono vicino: non ci sono molte parole per raccontare questi momenti. È terribile. E vorrei dargli un consiglio».
Dica…
«Nella mia vicenda giudiziaria ha contato molto stabilire se il fatto è avvenuto dentro o fuori casa: a me è accaduto fuori. Sarebbe stato meglio il contrario, perché questo avrebbe aiutato a dimostrare il pericolo che ho corso durante l’assalto del commando. A quanto ho capito, a Vaprio è accaduto proprio così: tutto è avvenuto nella villetta. Allora il pensionato punti su questo fatto e forse riuscirà a chiarire tutto prima di quanto è successo a me».
Quanto è durato il suo processo?
«Due anni di calvario, nel quale mi hanno aiutato gli amici, i vicini di casa e i residenti, che si sono uniti in un comitato. Alla fine sono stato assolto con formula piena».
Il pm aveva chiesto dieci anni per tentato omicidio plurimo. Quanto le è costata la vicenda?
«Tra cause civili e cause penali ho speso 40mila euro: oltre al mio avvocato, Massimo Mordon, posso solo consigliare al pensionato di Vaprio di trovare un comitato di supporto. Nel mio caso è stato determinante per arrivare alla verità».
Intanto, però, i furti continuano. Anche nel suo bar. I colpi, dopo il processo, sono stati altri tre…
«Esatto. So bene come ci si possa sentire in pericolo, dentro una villetta nel verde della Brianza, appena fa buio. Da noi, ultimamente, hanno aperto una caserma nuova».
È cambiato qualcosa?
«Le cose vanno un po’ meglio. I carabinieri arrivano prima. Ma non possono essere dappertutto».

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