
DANI SHAPIRO, SEGNALI DI FUOCO (NERI POZZA, PP. 268, EURO 18)
Una maestosa e antica quercia che ha visto tante cose e tutti considerano un albero magico: è uno di personaggi principali di ‘Segnali di fuoco’, il nuovo romanzo di Dani Shapiro. Appena arrivato in libreria per Neri Pozza, nella traduzione di Gaja Cenciarelli, è un libro che ci parla del nostro essere connessi gli uni agli altri e con la natura e di come i segreti possano essere una protezione e una dannazione. “Il senso di interconnessione è qualcosa a cui sto pensando da molti anni, se non addirittura da tutta la vita. Siamo tutti connessi, un po’ come i fili che compongono un arazzo. All’inizio della pandemia avevo già scritto buona parte di ‘Segnali di fuoco’, ma poi mi sono persa un po’ per strada e ho chiuso il testo in un cassetto. Quando l’ho ripreso quella sensazione è tornata e alla fine ho voluto esplorarla” dice all’ANSA la giornalista e scrittrice americana, autrice di romanzi e memoir come ‘Inheritance’ e del podcast di successo ‘Family Secrets’, in questi giorni in Italia per la Sirenland Writers Conference a Positano, di cui è cofondatrice.
Un uomo, il medico in pensione Ben Wilf, che sta per lasciare la casa in cui ha vissuto la maggior parte della vita con la sua famiglia, e il solitario e geniale ragazzino di undici anni Waldo Shenkman, che considera le stelle sue amiche, si trovano una notte seduti sotto la grande quercia a parlare come se si conoscessero da sempre. Siamo nel 2010 in Pennsylvania e Waldo non sa di aver già incontrato Ben. “L’immagine da cui è partita l’idea di ‘Segnali di fuoco’ è quella di questo uomo che guarda fuori dalla finestra e osserva, circondato da scatoloni, la strada, il quartiere dove ha vissuto per tanti anni, che ora sta lasciando. Dall’altra parte della strada c’è un ragazzino alla finestra con in mano un iPad. Quando Waldo incontra il dottor Wilf si percepisce che c’è qualcosa di molto forte, un legame fra loro. Sono entrambi molto solitari, ma diversi” spiega Shapiro.
Nel romanzo si intersecano e si sovrappongono diverse fasi della vita avanti e indietro nel tempo con un segreto che percorre tutta la storia e tormenta la famiglia Wilf: venticinque anni prima, davanti alla quercia magica, è accaduto un fatto terribile. “Mantenere il segreto, non parlarne mai, neppure tra loro, sarà la condotta dei genitori della famiglia Wilf. Ma a che prezzo? I segreti se li nascondi sotto un tappeto diventano un virus che si diffonde, sempre più potenti. Dietro un segreto c’è sempre un profondo senso di vergogna e di colpa” racconta la scrittrice che sta lavorando a un adattamento televisivo del libro, che in fondo racconta il passaggio del tempo in rapporto a questa quercia che ha visto tanto. “Spesso le generazioni sono ignare di quello che è accaduto prima, anche intorno a questo albero. Questo ci fa porre una domanda filosofica: quando è successo qualcosa di terribile in un certo posto, ne rimane traccia?” si chiede Shapiro. Ecco perché nella puntata pilota per la tv la scrittrice ha fatto iniziare il racconto a metà dell’Ottocento con “un uomo, un ragazzo adolescente e un bambino in un bosco. Quando cominciano a tagliare furiosamente gli alberi, il bambino più piccolo ne indica uno e dice: ‘questo no, perché questo albero è mio’ ed è questa la quercia protagonista di ‘Segnali di fuoco’, uno dei romanzi migliori del 2022 per Time Magazine e Washington Post. Ma a che cosa fanno riferimento i segnali di fuoco che invita ad accendere Carolyn Forché nei versi citati in epigrafe? “Ogni personaggio nel libro è una fiamma che da luce agli altri per orientarsi, come dei fari. Tutti condividiamo lo stesso sforzo e lavorio nelle nostre vite e dobbiamo proprio tornare a questa interconnessione, andare avanti insieme”.
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