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(ANSA) – ROMA, 18 FEB – “I momenti considerati ‘normali’
possono lasciarci grandi insegnamenti. Ricordo bene i nostri
pranzi o le nostre cene di concentramento col Porto all’Hotel
Sol Verde a Espinho, Portogallo, dove mangiavi sempre tutto il
pollo e anche l’osso. Esatto. L’osso. Noi, nella nostra
superficialità, ridevamo sempre e parlavamo: ‘Che fame è questa
Atsu?!’. Finché un giorno così, anche senza averne bisogno, e
prendendo sempre tutto con leggerezza e con quel grande sorriso,
ci spiegò che aveva l’abitudine di mangiare anche l’osso, perché
nell’infanzia aveva imparato a non sprecare nulla di quello che
si doveva mangiare, perché non sapeva quando e quale sarebbe
stato il prossimo pasto”.
Con questo post su Instagram il difensore della Juventus
Danilo ricorda Christian Atsu, l’ex nazionale del Ghana morto a
causa del terremoto in Turchia, e il cui corpo è stato estratto
oggi dalle macerie. Il brasiliano della Juve aveva giocato
assieme ad Atsu nel Porto.
“Porca puttana, che colpo dritto allo stomaco – continua
Danilo -. Tra noi, quegli ultimi giorni al Porto dove mi hai
chiesto una maglietta ricordo che hai detto: ‘Quando sarò padre,
racconterò ai miei figli che un giorno ho giocato con Danilo’. A
proposito, eri ispirazione anche senza saperlo. Dirò ai miei
figli che ho giocato e conosciuto un essere umano come te.
Riposa in pace fratello”. (ANSA).
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