«Dateci i nostri soldi». A Cattolica esplode la protesta dei profughi.

«DATECI i nostri soldi». A Cattolica esplode la protesta dei profughi. E’ successo all’hotel K2, in via Renzi, struttura che nei mesi invernali ospita alcune decine di richiedenti asilo, per lo più provenienti dall’Africa. Ieri mattina sul posto sono intervenute alcune pattuglie dei carabinieri, allertate direttamente dai gestori. Da giorni gli stranieri che alloggiano nell’albergo attendono di ricevere il cosiddetto ‘pockey money’, ovvero la diaria (2,50 euro) che viene erogata ai beneficiari direttamente dallo Stato, insieme al contributo per vitto, alloggio, corsi di lingua e gestione dell’accoglienza. Di recente, infatti, si sarebbero verificati alcuni ritardi nel pagamento delle somme da parte del Ministero dell’Interno. I ‘pocket money’, in altre parole, non sarebbero ancora stati distribuiti tra i cittadini extracomunitari. Ieri mattina il malcontento si è trasformato in una contestazione vera e propria, quando alcuni profughi hanno incominciato ad alzare la voce con i gestori della struttura. Sono volate parole pesanti, e il clima si è fatto ben presto incandescente. Alla fine i responsabili dell’accoglienza, preoccupati, hanno deciso di contattare le forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitate alcune pattuglie dei carabinieri della compagnia di Riccione. Al loro arrivo i militari hanno trovato una situazione estremamente tesa. Da una parte i richiedenti asilo, che continuavano a protestare chiedendo di ricevere la piccola cifra messa a disposizione dallo Stato. Dall’altra i gestori, che cercavano in tutti i modi di tranquillizzarli.
I CARABINIERI hanno riportato la calma tra i migranti, spiegando loro che la mancata consegna dei ‘pocket money’ è dovuta esclusivamente a un ritardo e che le somme saranno regolarmente versate nei prossimi giorni. L’allarme è così rientrato, e gli uomini dell’Arma hanno lasciato la struttura. In passato al K2 era già stato richiesto l’intervento della Polizia municipale. Al momento sono più di un centinaio i richiedenti asilo ospiti a Cattolica: alcuni di loro sono impiegati in servizi di pubblicità utilità dal Comune. Nella nostra provincia il primato spetta a Rimini, con più di 500 profughi. Il Resto del Carlino

  • Le proposte di Reggini Auto