Stamina interrompa le proprie attività anche all’estero. Questa la condizione irrinunciabile per accettare la richiesta di patteggiamento di Davide Vannoni da parte della Procura di Torino. Sono sei le richieste di patteggiamento, tra cui quella di Vannoni a un anno e die-ci mesi.
A Torino Vannoni è imputato con altre 13 persone, fra i vari reati, di associazione per delinquere aggravata e finalizzata alla truffa.
A dire dell’accusa, il padre del metodo Stamina capeggiava una banda pronta a tutto pur di fare quattrini: vantava brevetti mai ottenuti, orchestrava manifestazioni di piazza, trattava i pazienti come cavie, operava in condizioni lontanissime dagli standard di sicurezza. Nelle carte del processo è finita tutta la Stamina-story, dagli esordi nei seminterrati all’approdo agli Ospedali Civili di Brescia.
Anni di esperimenti, di carte bollate, di polemiche: ben 42 faldoni di documenti sulle cure somministrate a pazienti a Torino, Carmagnola, San Marino, Trieste e Brescia dal 2008 all’agosto 2014, quando l’attrezzatura e le cellule staminali sono state sequestrate dai carabinieri del Nas. Marco Bollini, La Tribuna
mb