
(ANSA) – ROMA, 02 MAG – “Sugli stadi molto è stato fatto, con
Juve, Udinese e Sassuolo, ma c’e’ la consapevolezza che ci debba
essere una accelerazione dei processi burocratici”.
Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport l’ad della Lega Serie A
Luigi De Siervo. “Ci vuole un tavolo con club, governo e le
amministrazioni. Queste si devono mettere una mano sulla
coscienza per cercare di facilitare il processo”.
Poi De Siervo affronta il tema del format della nuova Champions
League? “La nostra è una posizione critica su due dinamiche: la
prima è sul numero di partite: vengono aggiunte 100 partite in
più, il 40% in più per più risorse economiche. Per la Serie A
significherebbe perdere oltre 200 milioni all’anno e questo è un
fatto inaccettabile. Chiediamo che l’aumento delle partite sia
ridotto della metà, ovvero che le partite dei gironi inziali non
siano dieci ma otto rispetto alle sei attuali. Il secondo
riguarda i coefficienti delle quattro squadre che verrebbero
ammesse in più, viene introdotto un coefficiente che tende a
premiare determinate performance, una specie di strizzata
d’occhio al modello Super League. Dalle stime che abbiamo fatto
– spiega De Siervo – l’Italia avrebbe solo una squadra in più
nei prossimi dieci anni, ci sarebbe una sperequazione rispetto
ai due campionati che già dominano nelle competizioni europee”.
Chiusura sulla finale di Supercoppa Italiana: “sì, si torna in
Arabia, abbiamo un contratto ereditato, è l’ultimo anno, abbiano
cercato di risolverlo ma per una serie di clausole non è stato
possibile. Stiamo valutando un altro accordo di prospettiva
sempre all’estero”. (ANSA).
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