“Decisione ridicola”. L’analisi tranchant di Crosetto

“Aprire la crisi nel momento peggiore, poco prima di una catastrofe economica epocale, lasciandogli la possibilità di andarsene addossando la responsabilità ad altri e di poter dire ‘vedete cosa è accaduto dopo di me’, è un colpo di genio che poteva solo riuscire a Conte & C”: così, poco meno di 48 ore fa, Guido Crosetto su Twitter. Un’analisi tranchant, senza mezzi termini, sull’operato del leader del Movimento 5 Stelle, “al lavoro” per minare la tenuta della maggioranza a sostegno di Mario Draghi.

Ospite di Controcorrente, il co-fondatore di Fratelli d’Italia ha stroncato la mossa del leader pentastellato di non far partecipare i suoi al voto sul dl Aiuti di domani, una “non decisione”: “Domani il governo riceverà la fiducia. Non votano contro, se ne vanno. Fanno una scelta politicamente ridicola. Non è politica, scappano dalla responsabilità. Non hanno il coraggio di dire no al governo, quindi escono dall’aula”.

“Considero questa crisi alla stessa stregua di come considero i miei figli quando fanno una stupidaggine”, l’altra stoccata di Crosetto riservata a Giuseppi. Una voglia di emergere, anzi riemergere considerando il tracollo nei sondaggi, che si fa beffe delle premesse che hanno consentito la nascita dell’esecutivo di unità nazionale: “Questo governo nasce mettendo insieme forze inconciliabili tra di loro per due obiettivi: la pandemia e il Pnrr. Sta andando in crisi su altri temi. Ognuno aveva messo da parte le sue idee e le sue battaglie, che adesso stanno riemergendo in vista delle elezioni. Spaccano una maggioranza che non ha un collante politico: il collante era istituzionale”.

È normale che Conte cerchi di evidenziare le sue battaglie perché andrà al voto, dunque, ma sul destino del governo non ci sono dubbi: “Questo governo è morto perchè è politicamente morto. Non si può chiedere a Draghi di stare in un posto quando non lo vuole nessuno. E non si può fare questo giochetto ‘entro’-‘esco’ per guadagnare qualche consenso”.


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