Delitto a Faenza: ‘Chi sei’, l’ultimo grido di Ilenia al killer

(ANSA) – RAVENNA, 11 FEB – Molto alto, ben piazzato, con
spalle grosse e vestito di scuro. Ecco il parziale identikit a
cui la polizia sta lavorando per risolvere il giallo di Ilenia
Fabbri, la 46enne trovata sgozzata poco prima dell’alba di
sabato nel suo appartamento di Faenza (Ravenna). La descrizione,
come riportato da alcuni quotidiani, è stata fornita dall’amica
della figlia che quella notte si trovava nell’appartamento e che
alle 6.06, temendo l’intrusione di un ladro, ha lanciato
l’allarme chiamando l’amica uscita da poco per recarsi assieme
al padre, ed ex marito della vittima, a una concessionaria di
Milano. La giovane testimone avrebbe prima sentito queste parole
dalla vittima: “Chi sei? Cosa vuoi?”, seguite dalle sue grida.
    Quindi, prima di barricarsi in stanza, la giovane si è
affacciata vedendo un uomo di spalle giù per le scale: si tratta
di una persona che non aveva mai visto prima e che in quel
momento stava inseguendo la vittima o la stava spingendo giù. La
giovane ha sentito alcuni tonfi, poi le urla della donna sono
cessate.
    Ematomi su una spalla e la fronte fanno pensare agli esiti di
rovinose cadute oppure a una suola di scarpa: come se
l’assassino avesse voluto tenere ferma la vittima a terra per
finirla. Si ipotizza che l’arma del delitto possa essere un
coltello in ceramica lama piatta recuperato nel vano cucina dove
la donna è stata trovata morta. Per confermarlo, occorrerà
l’esito finale dell’autopsia eseguita domenica su incarico del
Pm Angela Scorza.
    Ma non è escluso che il killer abbia cercato di aggredire la
vittima già dalla camera da letto al piano superiore con altri
modi, compreso lo strangolamento. Il fatto che non siano state
trovate impronte fa pensare all’uso di guanti, rafforzando
l’ipotesi di un delitto compiuto da un sicario su commissione.
    (ANSA).
   


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