In tribunale a Pavia la prima udienza dell’incidente probatorio nell’ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco.
Cosa succede nella prima udienza
Nella prima udienza la gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, conferisce l’incarico ai nuovi periti genetici e dattiloscopici, Denise Albani e Domenico Marchigiani, dopo la ricusazione chiesta e ottenuta dai difensori di Alberto Stasi, avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, del professor Emiliano Giardina, il super esperto del caso Yara, per un’intervista rilasciata alle Iene qualche anno fa in merito al caso.
Cosa accerta l’incidente probatorio: indagini su Dna e impronte
I due agenti della Scientifica avranno il compito di confrontare le tracce biologiche sulle unghie di Chiara Poggi con quelle presenti in altri reperti della scena del delitto ed eventualmente sui para-adesivi delle impronte raccolte sugli oggetti analizzati dai Ris di Parma. Le tracce saranno inoltre comparate con il Dna di Andrea Sempio (il nuovo indagato per il delitto), e con quelli di Alberto Stasi (già condannato in via definitiva) e di altri uomini della famiglia Poggi e frequentatori della villetta di via Pascoli a Garlasco dove la 26enne fu trucidata il 13 agosto 2007.
Sarà acquisito anche Dna delle gemelle Cappa e di Marco Panzarasa
Per il maxi incidente probatorio sarà acquisito anche il Dna delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara Poggi, e quello dell’amico di Alberto Stasi, Marco Panzarasa. La gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha formulato il quesito per i nuovi periti Denise Albani e Domenico Marchigiani e concesso un termine di 90 giorni per depositare la loro consulenza. Il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza hanno invece rinunciato ad acquisire il dna dei familiari della 26enne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 perché già acquisito da tempo.
Consulenza al via dal 17 giugno
Le operazioni della maxi consulenza partiranno il prossimo 17 giugno a Milano per tre mesi. In aula si torna il 24 ottobre 2025 per la discussione delle parti. Dalla consulenza sono state escluse le impronte digitali perché la legge vieta “di estendere l’oggetto dell’incidente probatorio”, spiega l’avvocata di Andrea Sempio, Angela Taccia. Il perito dattiloscopico della Scientifica nominato dal tribunale, Domenico Marchigiani, avrà solo “la funzione di fotografare le para-adesive per preservarle per eventuali confronti futuri”, aggiunge il consulente della difesa, l’ex comandante del Ris di Parma, generale Luciano Garofano. Questo perché “l’analisi delle para-adesive è distruttiva”. Il confronto con i Dna di vari soggetti si è reso necessario per “evitare di trovarci un domani con altri indagati che possano lamentare una lesione del loro diritto di difesa” aggiunge il legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni. Oltre alla comparazione con i profili genetici delle gemelle Paola e Stefania Cappa (ma su un aspetto diverso rispetto a quello delle unghie della vittima dove il dna tracciabile è solo maschile), il confronto avverrà con quello di Marco Panzarasa, amico del cuore di Alberto Stasi e che andò in vacanza con lui a Londra nei giorni prima del delitto. Da quanto si apprende il motivo sarebbe l’utilizzo da parte di Chiara Poggi del pc del fidanzato (e usato abitualmente anche da Panzarasa) sicuramente la sera prima dell’omicidio. Consulenza estesa anche a diversi carabinieri intervenuti nella villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007 e che potenzialmente hanno toccato il corpo della 26enne, al medico legale e a tre amici di Marco Poggi: Mattia Capra, Roberto Freddi (perquisiti mercoledì ma non indagati) e un terzo mai perquisito che nel giorno dell’omicidio si trovava in vacanza. Tutti e tre giocavano con il pc di casa Poggi, compaiono nei tabulati in quanto amici del fratello e tutti e tre avevano “una bicicletta” con cui raggiungevano Marco Poggi a casa, spiegò lo stesso ai carabinieri il 29 settembre 2008 anche se nessuno di loro aveva una “bici da donna di colore nero”, come quella vista alle 9.10 da una delle testimone chiave del caso.
I consulenti scelti dalle parti
Per Sempio, 37 anni, già indagato nel 2017 per il delitto di Garlasco e poi archiviato, gli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati hanno scelto come consulente l’ex comandante del Ris, generale Luciano Garofano. Per Stasi l’avvocata Bocellari ha scelto il genetista Ugo Ricci mentre i genitori e il fratello di Chiara – Giuseppe, Rita e Marco Poggi – sono presenti con gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna e il genetista Marzio Capra.
Legale Poggi: “Siamo per la verità che è già stata accertata”
“È chiaro che noi siamo per la verità che è già stata accertata, non ci opponiamo agli accertamenti che devono farsi anche perché non potremmo farlo. Speriamo solo che tutto venga letto assieme a quello che è stato fatto prima altrimenti sarebbero dei lavori inutili”, ha detto l’avvocato della famiglia di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni, entrando in tribunale a Pavia prima dell’incidente probatorio.
Legale Poggi: “18 anni fa non scavarono nemmeno in giardino Stasi a Garlasco”
“Dopo 18 anni fa specie pensare che all’epoca non scavarono nemmeno nel giardino di Stasi e non guardarono nemmeno nei mille canali che circondano Garlasco e la casa di Stasi. Comunque bene che si facciano questi approfondimenti, so che sono costosi e faticosi quindi bisogna avere rispetto per le istituzioni che vogliono approfondire”, ha detto ancora Tizzoni. “Non ci sorprende nulla”, ha poi affermato, rispondendo ai cronisti a una domanda sulle ricerche effettuate mercoledì nel canale di Tromello vicino all’ex casa di famiglia delle gemelle Cappa – quello che ci sorprende è che non sono state fatte prima queste cose. Anzi io direi, Garlasco è piena di canali, anche attorno alla casa di Stasi. Perché non andare lì a guardare, si fa sempre in tempo”.
LaPresse