Per i sammarinesi e il governo, che con un colpo di teatro prima ha fatto quasi impazzire tutti tra scontistica, fiscalità e incentivo alla spesa in Repubblica tramite l’utilizzo della San Marino card, poi ha fatto un passo indietro, uno avanti, uno di lato, ha dribblato i cittadini e all’oggi nulla.
La Smac infatti, per la dichiarazione dei redditi del 2014, è stata dichiarata inutile. Il Governo, con un decreto delegato del 10 febbraio diventato operativo il 27, ha previsto per tutti le detrazioni fiscali. Le rivolte spesso scoppiano per molto meno. Osla Usc e Usot hanno minacciato azioni eclatanti e di uscire dal circuito scontistica (da quello fiscale non possono farlo perché obbligatorio per legge) ma ormai tutto è possibile e bisogna, probabilmente, prepararsi ad altre bizzarrie.
Intanto ieri, le Associazioni di categoria, hanno diramato un comunicato che recita: “L’Usc ha ricevuto una segnalazione inequivocabilmente documentata, con cui si dimostra che la transazione Smac, pur correttamente eseguita dall’operatore, è risultata inesistente.
Come conseguenza abbiamo un consumatore che non ha ricevuto l’accreditamento sulla propria Smac dell’importo sconto, previsto dal circuito, così come non può certificare la spesa sostenuta ai fini della detrazione fiscale. Caro consumatore, ti consigliamo di controllare sempre il tuo borsellino elettronico perché non è certo che venga alimentato. Sarà una seccatura in più, ma fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.
Quindi il sistema è zoppo? No solo variabile, nel senso che lo si varia a seconda degli umori. Alla bisogna. Ergo, tutti coloro che hanno riempito scatole con scontrini, ricevute o quant’altro, possono utilizzarle per i fuochi di San Giuseppe. In ultima analisi emerge che il sistema Smac non è pronto a diventare operativo e nemmeno San Marino è in grado, al momento, di gestirlo. Con buona pace di chi si è prodigato nel raccogliere scontrini, strisciare la magica tessera blu e impegnarsi nel fare acquisti sul Titano.
Marco Bollini, La Tribuna