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(ANSA) – NUORO, 26 FEB – Sull’evasione dal carcere nuorese di
Badu ‘e Carros del boss Marco Raduano, detenuto pugliese di 39
anni esponente di spicco della mafia garganica, sono state
aperte due inchieste: una dalla Procura di Nuoro e l’altra
interna dal ministero della Giustizia. Già ieri il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria –
attraverso la direzione generale detenuti e trattamento – ha
dato mandato al Provveditore regionale della Sardegna di
svolgere con urgenza accertamenti e verifiche, ‘al fine di
appurare cause, circostanze e modalità dell’accaduto”. Un caso
diventato anche politico, a seguito di diverse interrogazioni
già presentate al Governo e, in particolare, ai ministri della
Giustizia e dell’Interno, Nordio e Piantedosi.
Il sindacato Osapp, però, chiede di evitare l’individuazione
di capri espiatori e sottolinea, ancora una volta, la carenza di
agenti della polizia penitenziaria. “A Nuoro mancano circa 50
agenti penitenziari, in servizio ce ne sono circa 145 di cui 17
donne senza che ci sia da anni il braccio femminile. A Natale è
venuto il capo del Dap e ci ha promesso che sarebbero arrivati 8
colleghi, ne sono arrivati 2 e sono stati distaccati a Mamone
(Lodè-Nuoro, ndr) e a Sassari – dice Giovanni Conteddu
dell’Osapp Nuoro – Nell’Alta sicurezza c’è solo un collega che
magari pagherà per le negligenze dell’amministrazione
penitenziaria che non ha mai potenziato l’organico nonostante le
richieste e questo non è giusto. Il collega in servizio quel
giorno è già stato sentito così come tutti gli altri in servizio
quel giorno – ha proseguito Conteddu – Di certo Raduano ha avuto
tutto il tempo di organizzare la fuga: ha nascosto le lenzuola
che gli hanno fatto da scala, ha studiato gli orari interni al
reparto e avrà costruito un ponte esterno che gli ha coperto la
fuga”. (ANSA).
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