Dg San Marino Rtv: dal “comignolo” di Viale Mazzini nessuna fumata per il “papabile” Luciano Ghelfi. Rinviato il “punto Rtv” dell’odg del Cda Rai

Enrico Lazzari

Fumata nera dal Cda della Tv di Stato italiana… Anzi, dal comignolo di Viale Mazzini non si è intravista alcuna “fumata”, nera o bianca che fosse. Il nome del successore di Andrea Vianello alla direzione generale della radiotelevisione di Stato sammarinese, detenuta al 50% dalla sammarinese Eras in società con l’italiana Rai, resterà ancora un mistero per giorni. Non troppi, comunque, è verosimile prevedere…

Ieri pomeriggio, infatti, la “questione Rtv” non è neppure entrata nell’ordine del giorno dei lavori del Cda romano, soppiantata dalle problematiche emerse in questi giorni e dal relativo ed ennesimo attacco politico sferrato verso “TeleMeloni” dalla sinistra. Proprio il clima “infuocato” che sta attanagliando la Rai fa pensare che presto sarà convocato un nuovo Cda e, in questo, si potrà procedere alla nomina del nuove vortice della Tv del Titano.

Del resto, le -per usare un termine romagnolo- “beghe” sul tavolo dei dirigenti di Viale Mazzini sono pressanti e dirompenti, a cominciare dallo sciopero proclamato dall’UsigRai, continuando con l’addio già formalizzato da Amadeus, nonché per ora solo minacciato da Sigfrido Ranucci (conduttore di Report) e da Federica Sciarelli (conduttrice di “Chi l’ha visto”)…

San Marino, quindi, viste le problematiche “piovute” sulla testa dei vertici gestionali della Tv di Stato italiana, può attendere, devono aver pensato in Viale Mazzini, a conferma dello scarso interesse strategico che i palazzi romani riservano alla anche loro San Marino Rtv, fino ad ora utilizzata soprattutto come “parcheggio” per direttori scomodi o politicamente non più graditi a Saxa Rubra.

Luciano Ghelfi, quindi, resta oggi l’unico “papabile” destinato a sedersi sul massimo scranno gestionale della società radiotelevisiva della piccola enclave della Penisola. E dal punto di vista giornalistico sarebbe senza dubbio un’ottima scelta, vista anche la crescita della sua autorevolezza negli attuali equilibri in Saxa Rubra. Ma, soprattutto, alla luce delle sua mai celate intenzioni di arricchire il suo già prestigioso curriculum professionale con la direzione generale proprio della San Marino Rtv.

Un obiettivo che, fino ad ora, dopo lo “scavalcamento” subito nella scelta dello scomparso Ludovico Di Meo prima e di Vianello poi, non è mai riuscito a centrare. Oggi tutto lascia intendere che possa farcela.

Non me ne voglia l’illustre e sempre più -nell’informazione del Tg2- sulla “cresta dell’onda” giornalista, ma la sua nomina non è -a mio parere, ma non solo sul Titano- la scelta più intelligente che Viale Mazzini possa fare, specie in questo delicato momento finanziario della realtà che potrebbe salire a guidare.

Ben inteso, fra i giornalisti che realisticamente potrebbero essere indicati dalla Rai e poi accettare l’incarico è forse il “top”, quindi ben venga se la Rai continuerà nella sua “scellerata” ottusità di preferire un giornalista ad un manager vero e proprio per governare l’azienda radiotelevisiva sammarinese, la quale oggi ha una sfida che ben poco ha a che spartire con il giornalismo: risanare un bilancio che nel 2023 ha registrato un disavanzo di quasi due milioni di euro.

Ma non solo. Ciò va fatto tutelando le professionalità interne formate nel tempo, nonché l’autorevolezza indispensabile ad ogni Tv di Stato, seppure di un piccolo Stato, e, non ultimo, ridefinendo in toto -come anticipato da Luca Beccari, Segretario di Stato alle Telcomunicazioni e Presidente di Eras– le strategie aziendali, quindi, in concreto, il “bacino”, il target e gli obiettivi della stessa azienda (leggi qui).

Un incarico complesso, per adempiere il quale la formazione giornalistica sembra servire a ben poco… Ve lo immaginate il “bilancio” di un ristorante -permettetemi il paradosso- dove alla “direzione generale” della cucina, magari nel ruolo di Chef, fosse stato indicato il “maestro dei maestri” del giornalismo, il compianto Eugenio Scalfari? Un grandissimo giornalista… Ma sapeva almeno friggersi un ovetto in padella?

Ecco, designare un pur “grande” giornalista nel ruolo di Dg di una televisione di Stato -specie se in profonda in crisi finanziaria-, sarebbe come scegliere uno “chef” che non sa cucinare un uovo sodo. Quanto impiegherebbe a fallire il ristorante? O, quante ricapitalizzazioni societarie servirebbero al ristorante per restare sul mercato?

San Marino Rtv ha ottimi giornalisti già in organico. Forse non autorevoli e con l’esperienza professionale di Ghelfi, ma senza dubbio capaci di guidare una redazione giornalistica su una linea “giornalistico-commerciale” ben definita e da seguire… Più difficile, per un qualunque giornalista, quella linea riuscire a definirla! Quel che è mancato fino ad ora -e sono i numeri del bilancio 2023 a dirlo, non io- è un management gestionale all’altezza, perdipiù oggi -ed è sempre il bilancio 2023 a dirlo- mal supportato da un comparto commerciale adeguato.

Ben inteso, i vertici del commerciale e della “scellerata” gestione finanziario-economica della Tv non possono essere i soli responsabili e non devono divenire il “capro” espiatorio da sacrificare per non cambiare nulla. I massimi responsabili sono coloro che, negli anni, hanno fatto scelte “politiche” inadeguate alle esigenze reali della Rtv, ovvero la “passività” delle autorità sammarinesi e l’ottusità dei vari Cda di Viale Mazzini (ottusi o piuttosto indotti dai vertici Rai a frenare ogni iniziativa?), che hanno sempre utilizzato la Tv del Titano per “sbarazzarsi” di giornalisti non più graditi nei corridoi di Saxa Rubra.

Ma possibile, mi chiedo, che non esista -ad esempio nei “corridoi” di “Rai Com”- un manager preparato, ma oggi scomodo per i vertici Rai, da inviare a guidare la Tv di Stato del Titano?

Enrico Lazzari

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