Di Battista … di Sergio Pizzolante

Ci sono milioni di italiani che sperano nel ritorno di Di Battista.
Ci sono cosiddetti intellettuali, come De Masi, che lo invocano.
Che preferiscono mandare a Casa Draghi per avere Di Battista. Pensa un po’.
La meritocrazia dei professori universitari italiani.
Ci sono direttori di giornali che lo pagano per andare in giro a raccontare quello che Mattia Feltri ricorda nel suo Buongiorno.
Ci sono conduttori televisivi come Floris che mettono al centro Di Battista per fargli dire quello che vuole e contingenta il tempo per le domande ad una trentina di “intellettuali”, “giornalisti”, “politici”, che reggono il moccolo a Dibba nostro.
Sono i conduttori che ci fanno la morale da 30 anni.
Come si trasforma un inetto in una star.
Lo hanno fatto prima con Di Pietro. Poi Grillo, poi Conte. Salvini anche.
Ed anche, negli anni, i vari Orlando Cascio, sindaco di Palermo, con De Magistris, sindaco di Napoli.
Con altri mille, in 30 anni, ovunque, per sostituire la classe dirigente di prima.
Quelli di prima. Quelli che avevano “sfasciato l’Italia”, per farla ricostruire a Dibba e Di Pietro e Grillo e Conte e Salvini. Minchia!
Adesso hanno portato anche Paragone al 5 per cento. Per dire.
Tutto questo per dire della lungimiranza del giornalismo italiano.
Degli intellettuali italiani.
E degli elettori italiani.
Riminchia!
Auguri Italia.
Sergio Pizzolante