Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il uso omologo Dmytro Kuleba.
“Dobbiamo augurarci che non cambi niente, che si continui a sostenere con tutte le forze possibili questo Paese perché l’Ucraina è la frontiera dell’Europa, non sta difendendo solo sé stessa”, ha detto Di Maio a Irpin rispondendo a chi chiede se con il prossimo governo cambierà l’atteggiamento dell’Italia verso Kiev. “Qui ad Irpin c’è una città distrutta, rasa al suolo, e in Italia c’è ancora chi nega i fatti che sono avvenuti ad opera delle truppe russe, ad opera di Putin”, aggiunge il titolare della Farnesina.
“Noi non potevamo che aiutare e sostenere questo popolo, che fornirgli tutto l’aiuto possibile per difendersi dall’invasore. Gli ucraini non stanno difendendo solo sé stessi ma stanno difendendo la liberà di tutta l’Europa e noi dobbiamo scegliere da che parte stare. Come governo italiano, abbiamo scelto di stare dalla parte del popolo ucraino. Nel difendere l’Europa, non possiamo che incoraggiarli a continuare”. “Da parte nostra – ha proseguito il titolare della Farnesina – continueremo a dare la massima vicinanza al popolo ucraino e al governo ucraino. Lo faremo con le visite ma lo dobbiamo fare anche con i fatti: siamo stati uno dei Paesi che ha dato più aiuti alla resistenza ucraina, abbiamo dato un aiuto finanziario e umanitario importante e dobbiamo fare ancora di più”.
ATTACCO ALLA STAZIONE FERROVIARIA DI CHAPLYNE
E’ salito a 25 morti il bilancio dell’attacco alla stazione ferroviaria di Chaplyne, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, secondo il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Kirill Tymoshenko, ripreso da Novaya Gazeta Europa.
“L’Ue condanna con forza un altro atroce attacco della Russia contro i civili – ha scritto su Twitter l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell -: a Chaplyne nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. I responsabili del terrorismo missilistico russo saranno chiamati a risponderne”.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, nella stazione ucraina i russi hanno colpito un treno militare, uccidendo più di 200 soldati. L’attacco è stato compiuto con un missile Iskander.
LA SITUAZIONE A ZAPORIZHZHIA
Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, in un’intervista esclusiva a France 24, ha espresso la speranza che avvenga a “giorni” la visita dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi nell’Ucraina meridionale. Alla domanda se i colloqui per un accordo con i russi sull’accesso alla struttura siano andati a buon fine, Grossi ha precisato che “siamo molto, molto vicini”, avvertendo però che l’operazione è stata “estremamente complessa”. “Dobbiamo andare lì, dobbiamo stabilizzare la situazione, dobbiamo garantire presto una presenza dell’Aiea”, ha poi sottolineato.
La Russia ha messo a punto un piano dettagliato per scollegare dalla rete elettrica ucraina la centrale nucleare di Zaporizhzhia rischiando così un guasto catastrofico ai sistemi di raffreddamento: così in un’intervista al Guardian il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin. I leader mondiali, ricorda il giornale, hanno chiesto che il sito venga smilitarizzato dopo la pubblicazione di filmati di veicoli dell’esercito russo all’interno dell’impianto e in precedenza avevano avvertito Mosca di non disconnetterlo dalla rete ucraina per collegarlo a quella russa. Kotin, tuttavia, ha detto che gli ingegneri russi avevano già elaborato un piano di commutazione da attuare in caso di emergenza legato alla guerra. “Hanno presentato (il piano) ai dipendenti dell’impianto e loro lo hanno presentato a noi. Il prerequisito per questo piano era il grave danneggiamento di tutte le linee che collegano la centrale nucleare di Zaporizhzhia al sistema ucraino”, ha proseguito Kotin spiegando di temere che le forze russe adesso stanno prendendo di mira queste connessioni per trasformare lo scenario di emergenza in realtà.
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