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  • Di Maio sale al Colle. Il ministro verso l’addio ai 5 Stelle

    Ormai non ci sono più dubbi: la scissione dei 5 stelle è cominciata. Luigi Di Maio ha indetto una conferenza stampa in serata per annunciare il suo addio al partito di Giuseppe Conte dopo una settimana di stoccate, di veleni e di liti intestine. Un addio che sa di esplosione per il Movimento 5 stelle, ormai giunto al suo punto più basso. “Abbiamo già raccolto oltre 50 firme, oltre le aspettative. Stiamo ancora ricevendo iscrizioni. Possiamo arrivare a 60 iscritti“, dicono parlamentari vicini al ministro degli Esteri.

    La salita al Colle

    Ma prima di parlare alla stampa e annunciare il suo strappo definitivo, Luigi Di Maio è salito al Quirinale per informare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si tratta di una questione di rispetto nei confronti delle istituzioni da parte di Luigi Di Maio: in base a norma e prassi costituzionale, come pure in base ai precedenti, una scissione di un partito di maggioranza non ha portato a scossoni per il governo. Solo se se i partiti scaricassero su Draghi le loro tensioni interne con atti ufficiali il Quirinale verrebbe investito della questione, non prima.

    Insieme a Luigi Di Maio, si sono presentati nella sala stampa allestita all’hotel Bernini molti dei parlamentari pronti a lasciare il M5s per seguire il ministro degli Esteri. Fra di loro ci sono la viceministro dell’Economia Laura Castelli, Simone Battelli, Davide Serritella, Carla Ruocco, Simone Valente, Francesco D’Uva, Vincenzo Presutto e Primo Di Nicola.

    Le reazioni all’addio

    C’è solo una cosa generale che posso dire, dal punto di vista di esperto della comunicazione: quando una forza politica viene così avversata da tutti i media, da tutti i partiti, in maniera così esagerata e così falsa, secondo me alla fine l’effetto è boomerang“, ha dichiarato Rocco Casalino, a Controcorrente, specificando: “Non mi riferisco assolutamente a Di Maio, mi riferisco ai media, agli altri partiti“. A Rainews24 le parole anche Alessandro Di Battista ha voluto dire la sua: “O è cambiato lui o mi sono sbagliato io…ha fatto le sue scelte“.


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