Dì una sola parola e io sarò salvato (l’editoriale di David Oddone)

Esiste un sottile parallelismo fra Italia e San Marino, nell’invocare quelle sante alleanze, che potrebbero aiutare a superare lo sbarramento ed evitare a movimenti e partiti di rimanere fuori dal parlamento.

Secondo quanto raccontano i giornali italiani ad esempio, ci sarebbe letteralmente la fila davanti alla porta di Emma Bonino: per sedersi a Strasburgo sarà necessario infatti oltrepassare lo scoglio del 4%. E se i nostri vicini sono alle prese con le Europee, qui sul Monte, come noto, ci attendono le politiche.

Lo spauracchio nell’Antica Terra della Libertà, fa rima col 5%.

Al posto di Emma Bonino, di questi tempi, a recitare la parte del Salvatore c’è il Segretario della Dc, Gian Carlo Venturini.

In Via Delle Scalette è un brulicare di figure. Aspiranti, adulatori, avvoltoi di eredità politiche, dispensatori di doni. Si spintonano, si calpestano, promettendo mari e monti, chissà con quante dita incrociate dentro alle tasche. Giurano sulla loro affidabilità, denigrando gli avversari.

Tanto è sempre la Dc a fare e disfare, un croupier che Caronia si sognerebbe per la Giochi del Titano.

Le ultime vicende di cronaca giudiziaria sembrano avere ringalluzzito il fronte dell’asse dei cosiddetti “responsabili”, ovvero di coloro che nella scorsa, nefasta, legislatura, hanno combattuto fianco a fianco, contro una banda spregiudicata che voleva sbranarsi il Titano.

Un amarcord molto dolce, che solletica la coscienze e che fa presa nelle menti di chi ha subito sulla propria pelle le angherie della cricca.

Ci sono tuttavia diversi aspetti da considerare.

Il primo è che bisogna voltare pagina al più presto. Vivere di ricordi non è mai la scelta giusta.

Più prosaicamente, quell’alleanza era formata da soggetti che politicamente ben poco avevano in comune, se non la volontà di scacciare il nemico. Tanto è vero che la presente legislatura è partita con 44 Consiglieri e oggi se ne contato 32-33.

E a proposito di numeri, l’operazione “Amarcord” non reggerebbe alla prova delle urne, costringendo probabilmente ad una pericolosa conta e ad un ancor più pericoloso ballottaggio, che potrebbe realmente portare ad una grossa instabilità in uno dei momenti storici più delicati per San Marino, in pieno rush finale del processo di associazione alla Ue.

L’errore che non deve fare il Segretario Dc è credersi invincibile. Peggio ancora, il discepolo prediletto.

Perché stavolta il Giuda potrebbe impersonarlo qualcun altro ed essere spinto a cercare l’alternativa al Santo.

Ecco allora che chiusa questa sessione consigliare sarebbe molto più saggio lasciare da parte ruggini e lese maestà, concentrandosi sulla composizione di una squadra coesa e in grado di rispondere numericamente – e non solo – alle prossime sfide.

A sentire gli interventi che si sono susseguiti in Aula però, sembra più facile a dirsi che a farsi.

Per ora restiamo spettatori consapevoli e un pizzico divertiti, visto che persino quelli che sembrano non essere degni di sedere alla sua mensa, invocano il Signore, pardon il Segretario Dc: “Dì una sola parola e io sarò salvato”.

 

David Oddone

(La Serenissima)