“Dialoghi dal romanzo originale!” La vera storia dell’associazione Pertini

La cerimonia inaugurale dell’associazione stava per cominciare.

Con un quarto d’ora di ritardo, ma sempre dentro al ritardo accademico un buon numero di macchine di grossa cilindrata parcheggivano rombanti davanti all’ingresso del salone. “Chi può essere? Con delle macchine così sicuramente qualcuno d’importante” un folto nugolo di persone un po’ disorientate dall’ambiente ma sorridenti si avvicendavano sotto gli occhi stanchi dell’organizzatore <<Buonasera, è permesso?>> <<Prego accomodatevi>>, disse questi aggiungendo dubbioso <<siete qui per l’associazione?>>

L’interlocutore si sciolse in un sorriso <<Ma certo, compagno. L’associazione, cos’altro amico mio. Qui si celebra il passato pensando al futuro e soprattutto pensando al governo…quale migliore occasione di un associazione?>>, sghignazzò uno dei ritardatari facendogli l’occhiolino.

L’organizzatore tirò un sospiro di sollievo “sono dei nostri, sembrano un po’ diversi ma è solo apparenza…li metto subito nel direttivo, più siamo e meglio stiamo” <<Accomodatevi pure in prima fila. Dato che l’obiettivo è chiaro, vi va se metto qualcuno dei vostri nel direttivo?>>

<<Come no? Prego…siamo qui apposta per “dirigere”>>

Rassicurato l’organizzatore si mise al microfono e ringraziò gli astanti <<Amiche ed amici grazie di essere qui all’inaugurazione dell’associazione Pertini…>>

Dalla sala partì un fragoroso applauso che coinvolse quasi tutti tranne quel gruppetto di ultimi arrivati che si guardavano confusi e bisbigliavano << Associazione Pertini??? Pertini chi???>>

L’organizzatore sobbalzò…e precisò subito <<Si, Pertini. Questa è l’associazione Pertini, avete presente quel famoso Socialista, è stato anche Presidente della Repubblica quando l’Italia ha vinto i mondiali nel ’82. Un Vincente! Ma scusate non avete detto di essere qui per l’associazione?>>

<<Si, ma in realtà stavamo cercando l’ingresso dell’associazione Togliatti, ha presente? Sempre un politico, però non era proprio socialista.>>, disse il tipo dell’occhiolino, cercando di nascondere il colbacco di Prada nella fodera del cappotto.

A quel punto l’organizzatore si strinse nelle spalle e brillantemente risolse la situazione con eleganza encomiabile <<Sentite, so che Pertini non era comunista, ma ormai vi ho messo nel direttivo…non staremo mica qui a rifare tutte le nomine?! Tanto, mica sarete comunisti voi…scusa qualcuno di voi fa l’operaio o è proletario?>>

<<No!>>

<<Qualcuno di voi devolve lo stipendio alla casa del popolo?>>

<<Casa del che…? Ma scherzi? Con quello che facciamo per guardagnarceli ‘sti miseri 5000 euro al mese…>>

<<Mangiate bambini?>>

<<No, mangiamo praticamente di tutto, ovunque ci sia da mangiare, ma i bambini sono al sicuro. >>

L’organizzatore si rassicurò…<<Ma allora, andiamo benissimo. Non siete assolutamente comunisti.>>

<<Basta non farlo sapere ai nostri elettori, che a certe cose ci tengono.>>

<<Di sicuro io non faccio la spia. Restate nell’associazione…che magari si fa qualcosa assieme…se proprio non si va al governo perché i cittadini hanno malauguratamente capito in questi anni che i socialisti e i comunisti sono incapaci di governare assieme, non si sa mai che almeno l’Italia vinca i mondiali!>>

Dialogo dal romanzo originale”,

by Robert Langdon