• Screenshot
  • Diatriba tra Rtv San Marino e San Marino Calcio. Ed il codice etico della emittente televisiva sammarinese? … di Enrico Lazzari

    Enrico Lazzari

    Litigare è spiegare in modo complicatissimo e a voce alta cose semplici da dirsi sottovoce”. Non si potrebbe spiegare meglio di come fece lo psicologo, psicoanalista, filosofo ed accademico tedesco Erich Fromm, l’imbarazzante -per l’intera Repubblica di San Marino, non solo per i “contendenti”- querelle che sta opponendo il San Marino Calcio e la San Marino Rtv.

    E’ inutile, oggi come oggi, giunti all’ennesima puntata di questa “tragicomica” telenovela, soffermarsi sulle ragioni dell’uno o dell’altro. Oggi, infatti, più che di fronte allo scontro fra una società sportiva privata e nientemeno che una Tv di Stato, sembra di assistere all’appassionante -si fa per dire- “dissing” fra Federico Leonardo Lucia, più noto come Fedez, e la sua ex Chiara Ferragni.

    Ma perchè, vi chiederete, ritengo in bilico fra il ridicolo e il gravissimo il “dissing” fra Rtv e San Marino Calcio? Semplicissimo: perchè ambedue i contendenti rappresentano, direttamente uno (la San Marino Rtv, Tv di Stato) e indirettamente l’altro, fuori dal confine, la Repubblica di San Marino e, quindi, tutti i sammarinesi.

    Non era meglio, anzi non era un dovere per una Tv di Stato (anche alla luce del Codice Etico interno), gestire questa “crisi” di rapporti, come raccomandava Fromm, “sottovoce”? O, forse, qualcuno, all’interno di una Tv di Stato -dal punto di vista gestionale- da tanto tempo orfana di un Direttore generale stabile e non facente funzione, ha preferito utilizzare le “telecamere” di Stato per un regolamento di conti personale, o più verosimilmente ha semplicemente perso le staffe trasformando i “teleschermi” pubblici in un’arma “privata” che spara verso il “nemico”?

    Non saprei… Ma mi appare evidente che questa incresciosa vicenda poteva essere gestita in mille modi. E nella Tv di Stato si è scelto il più eclatante, dirompente e dannoso sia per l’autorevolezza della Tv di Stato che per l’immagine dello Stato stesso. Ma non solo, così facendo -e qui la responsabilità mi si evidenzia come comune ad ambo le parti- si è giunti ad uno scontro che si consuma pubblicamente (da qui il termine “dissing”) e che, giorno dopo giorno, “puntata” dopo “puntata” sarà sempre più difficile superare.

    Siamo giunti al “chi ce l’ha più duro”, in un dibattito pubblico che non manca dei soliti “ultras” -non sempre disinteressati o terzi- che a loro volta, via social, contribuiscono ad inasprire ancora di più gli animi -magari con buona pace del “Codice Etico della San Marino Rtv”- e potrebbe ledere l’immagine di una Repubblica che rischia di trasformarsi in un ironico e ridicolo “meme”, magari destinato a diventare “virale”.

    Del resto, non è un caso che esista un apposito “Codice Etico” (clicca qui per leggerlo nella sua interezza) preposto a dettare “le norme di condotta e deontologiche” nell’attività propria della San Marino Rtv e in cui si evidenzia a chiare lettere che “la scrupolosa osservanza” delle sue disposizioni è “condizione imprescindibile per il corretto funzionamento di San Marino Rtv, per l’affermazione della sua affidabilità, immagine e reputazione nei confronti del pubblico, dell’utenza, degli operatori commerciali, della comunità civile e di tutti coloro cui si rivolge il servizio d’informazione ed intrattenimento svolto”.

    In ragione del servizio pubblico d’informazione di cui San Marino Rtv è concessionaria esclusiva e delle conseguenti responsabilità verso collettività ed istituzioni -è chiaro lo stesso Codice etico- i lavoratori dipendenti ed i giornalisti (…) devono tenere anche al di fuori dell’orario di lavoro, in pubblico o nelle comunicazioni sociali, comportamenti conformi (…) e consoni all’immagine ed alla reputazione di San Marino Rtv; conseguentemente essi devono rifuggire da atteggiamenti o commenti discriminatori o razzisti o antidemocratici o omofobi o violenti o irrispettosi delle istituzioni, e da ogni comportamento che, ancorché non costituisca reato, possa ritenersi in contrasto con le comuni regole culturali, etiche e di educazione della società”.

    In questa vicenda, ovvero il “dissing” Fra Tv di Stato e San Marino Calcio, potrebbe avere un ruolo importante l’art.9 che sancisce come “tutti i soggetti destinatari” delle disposizioni del Codice Etico “hanno l’obbligo di evitare qualsiasi situazione che possa generare anche solo potenzialmente conflitto di interesse, o incompatibilità o inopportunità”, rincarando il tutto con “l’obbligo dio astensione da qualsiasi atto o condotta nel caso sussistano ragioni anche solo eventuali di incompatibilità, di conflitto di interessi e di inopportunità”, intesa come una “situazione in cui l’azione del soggetto destinatario potrebbe anche solo apparire non perfettamente aderente agli interessi di San Marino Rtv o condizionabile da interessi terzi”.

    E’, quindi, mi chiedo -al di là del merito, delle ragioni eventuali dell’uno o dell’altro-, conforme alle disposizioni del Codice Etico della San Marino Rtv l’aver portato in “piazza”, l’aver inasprito a dismisura il tono dello scontro con la San Marino Calcio? E’, mi chiedo al contempo, conforme al medesimo codice etico -segnatamente l’art.9- alimentare via Social lo stesso scontro, sia come redazione nella bacheca ufficiale, che come saccenti “ultras” nei commenti?

    Ritengo che una vicenda come questa meriti i doverosi approfondimenti… E, se del caso, le eventuali sanzioni, perchè dalla condotta, dalle scelte, dalle azioni di una Tv di Stato dipende l’immagine sia della Repubblica che dei suoi cittadini.

    Enrico Lazzari