Il modello turistico di città che vogliamo si sviluppa essenzialmente su benessere, sport e cultura. Tutte le altre forme di attività sono a supporto di quelle principali ed esisteranno solo se sapranno dialogare fra loro.
La sottoscrizione del protocollo della Città dello Sport e le scelte fatte per la stagione, dai concerti di qualità alle proposte culturali, sono un segno tangibile e concreto.
Purtroppo anche in un contesto sano si possono verificare fenomeni di cosidetta “malamovida”.
Le leve in capo all’amministrazione esistono, ma non sono sufficienti e adeguate a rispondere a un fenomeno sociale che è sotto gli occhi di tutti e non riguarda esclusivamente Cervia.
Altri territori della costa hanno interpellato il Governo per affrontare tali siutazioni, e noi ci uniamo al loro appello per fare modo che la riviera romagnola possa conservare il suo status di destinazione di qualità e di alta offerta.
In città esiste una criticità specifica e puntuale, che in collaborazione con le Forze dell’ordine intendiamo regolamentare ancor meglio, contrastando il degrado urbano che degenera talvolta anche in illegalità.
Questo non è il modello di turismo che vogliamo come città e come amministrazione.
Fin da subito abbiamo promosso azioni volte a scoraggiare e reprimere le iniziative che generano problemi: riduzione dei volumi della musica, maggiori controlli, più agenti, restrizioni orarie.
Alla luce di questo abbiamo cercato la maggiore condivisione anche in Consiglio comunale con un Ordine del giorno approvato all’unanimità e attraverso un Tavolo tecnico con le associazioni di categoria e stakeholders di impresa.
Inoltre è stata avviata un’interlocuzione con le attività più critiche, chiedendo loro uno sforzo a favore della comunità a tutela delle ricadute esterne che generano.
Nonostante tutto, la città è stata sottoposta a un’esposizione mediatica nazionale talmente negativa, che ha gettato fango sulla nostra località, producendo un danno incalcolabile e da cui ci dissociamo in maniera forte, senza mezzi termini, pensando di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini e degli imprenditori.
E’ triste assistere a un racconto così fuorviante del nostro territorio.
L’amministrazione comunale è pienamente consapevole della necessità di tutelare la tranquillità e la sicurezza di residenti, turisti e lavoratori, ma è altrettanto importante sottolineare che la valutazione semplicistica e riduttiva dei problemi rischia solamente di arrecare un grave danno alla nostra economia, al turismo e all’immagine di Milano Marittima.
Un’analisi superficiale non fa che portare ad una protesta senza proposta, che ha il sapore della strumentalizzazione.
Non fa parte della nostro metodo utilizzare gli stessi sistemi strumentali e riduttivi.
Ribadiamo che quello a cui assistiamo è un problema sociale a livello nazionale e siamo convinti che non saranno solo ordinanze o interventi comunali a portare la soluzione.
Il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco afferma che per contrastare certi fenomeni, è necessario “un sistema mirato di servizi di controllo del territorio” con la collaborazione delle Forze dell’ordine.
Anche noi per la nostra località chiederemo le stesse misure, come avvenuto altrove.
Ora facciamo appello alla città e in special modo al sistema di imprese affinché si possa giungere insieme a una soluzione organica e di sistema, perché la città ha bisogno di mostrarsi unita di fronte alla sfida del turismo, che è sempre più globale e che non ha colore politico.
La Giunta comunale di Cervia
Cervia, 12 maggio 2025