Lunedì 19 novembre, presso la sala Montelupo di Domagnano, “DIFENDIAMO SAN MARINO” ha svolto una Pubblica Conferenza sul tema: “Difendiamo la Sanità Sammarinese prima che sia troppo tardi!”.
Gli autorevoli interventi di Oliviero Soragni, Mauro Alfarano, Diego Ghinelli, hanno fornito un quadro molto esauriente dello stato in cui versa la Sanità a San Marino, sulle cause che l’ha prodotto e sulle cose da fare per recuperare una situazione complessiva assai compromessa, catturando l’attenzione del pubblico presente.
Questa prima uscita pubblica di “DIFENDIAMO SAN MARINO”, alla quale ne seguiranno altre, vuole stimolare il confronto su temi di fondamentale importanza per il futuro di San Marino e dei suoi cittadini, al fine di contribuire alle sorti della Repubblica in un momento in cui c’è necessità di partecipazione alle scelte di fondo per evitare errori che potrebbero essere deleteri per la nostra intera Comunità.
SAN MARINO, 20 NOVEMBRE 2018
L’UFFICIO STAMPA
“DIFENDIAMO LA SANITA’ PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!” – Le proposte
La crisi economica, che perdura ormai da dieci anni, ha impoverito indubbiamente il nostro Paese ed ha ovviamente colpito anche la Sanità.
Negli anni si è resa necessaria la spending review, che ha prodotto tagli di stipendi; tagli su presidi, farmacie e prestazioni. Eppure il bilancio della spesa sanitaria è passata dai 58 milioni di euro del 2013, ai 61 milioni di euro del 2016, mentre nel 2018 si sono raggiunti gli 80 milioni di euro.
In pratica una spesa di circa 219.000 euro al giorno. Eppure i tempi di attesa di talune visite e prestazioni al 26 settembre 2018 sono, tanto per fare qualche esempio: Ecografia 105 giorni; visita Ortopedica 113 giorni; visita Cardiologica 294 giorni; visita Pneumologica 107 giorni; visita Endocrinologica 100 giorni.
In questi ultimi tempi si è molto parlato di Sanità per le numerose defezioni di medici che hanno determinato una vera e propria emergenza. La decadenza della Sanità sammarinese è però iniziata anni addietro, in epoca di maggior benessere, quando la spesa sanitaria non destava preoccupazione.
Negli anni, con accortezza e pensando al futuro, sono stati avanzati diversi progetti tesi alla trasformazione del nostro sistema sanitario, al fine di renderlo più competitivo e quindi di sempre maggiore qualità a garanzia dei cittadini e con l’intento di creare una possibile fonte di ricchezza; purtroppo però tutto è rimasto solo sulla carta.
E dire che vi erano all’epoca le basi per guardare al futuro con lungimiranza.
* La nostra struttura eccellente era un punto di forza e non sarebbe stato impossibile ottenere una convenzione a doppio senso con la vicina Italia;
* Il servizio di Chirurgia della mano sammarinese era già parte integrante della rete dei centri italiani e poi della Federazione Europea e l’I.S.S. vantava crediti per queste prestazioni;
* La libera professione era consentita nonostante vi fosse un regolamento da rispettare e l’esercizio della libera professione ha permesso al personale medico di fare casistica, differenziandolo economicamente senza gravare sullo stato e mettendo d’accordo con buon senso tutte le parti in causa.
Lasciando andare le cose con fatalismo e poca lungimiranza siamo gradualmente arrivati alla situazione odierna. Per trovare le eventuali soluzioni ai problemi esistenti occorre però chiedersi perché è avvenuto tutto questo, quali sono state le principali le cause della fuga dei medici dal nostro Ospedale; dello smantellamento di alcuni servizi; dei molti farmaci non più mutuabili; del ricorso da parte dei sammarinesi di prestazioni private per ridurre le liste di attesa.
Ebene “DIFENDIAMO SAN MARINO” ritiene che:
* L’Amministrazione sia troppo costosa e burocratizzata all’eccesso;
* La gestione delle risorse, a cominciare dal proprio personale, sia stata infausta;
* La mancanza di progettualità a lungo termine sia un limite decisivo.
Ora, recuperare una situazione così compromessa non è davvero semplice. Ma riteniamo ugualmente indispensabile impegnarsi per tentare di salvare la grande intuizione del Potere Legislativo del 1955, che donò a tutti i sammarinesi la copertura sanitaria lungo il corso della propria esistenza. Ovviamente per fare ciò è necessario un profondo cambio di rotta in quanto le caratteristiche della nuova Sanità sammarinese dovrebbero basarsi su tre aspetti fondamentali:
Risorse umane adeguate; Struttura moderna ed efficiente; Organizzazione adeguata e snella.
LA RISORSA UMANA:
è il bene più importante all’interno di una qualsiasi azienda complessa come un ospedale. Purtroppo la necessità di mandare avanti comunque servizi destinati alla chiusura ha portato a volte scegliere professionalità inesperte e in alcuni casi discutibili. La mancanza di figure professionali esperte in grado di organizzare i servizi, di crescere i giovani e quindi di garantire il ricambio generazionale, evitando che giovani professionalità, prive di sbocchi, scelgano di non avvicinarsi o addirittura di andarsene dalla realtà sammarinese.
Indubbiamente c’è stata in questi ultimi anni una politica dissennata. Troppa è stata la fretta di liberarsi di professionisti affermati e conosciuti, una volta raggiunta l’età pensionabile. Li avevamo già in casa, avevano in alcuni casi creato e rigenerato interi reparti e di certo avrebbero potuto fornire ancora un ulteriore, prezioso contributo in termini di esperienza e di trasmissione della conoscenza. Li abbiamo responsabilmente fatti andare via senza colpo ferire, così in pochi anni abbiamo rinunciato, tanto per fare alcuni esempi, a primari di Cardiologia, Ortopedia, Geriatria, Alergologia, Pediatria. Un danno enorme per il sistema sanitario! Riempire il vuoto lasciato è divenuta una impresa proibitiva e la mancanza di figure di riferimento è stato anche uno dei fattori che ha portato il nostro Ospedale a perdere un numero importante di personale qualificato (per rendersene conto si pensi che si potrebbe mettere insieme un secondo ospedale).
L’empatia che si crea fra il medico ed il paziente è alla base di ogni cura e spesso è il medico che fa struttura. La risorsa umana presente sul territorio si caratterizza per esperienza professionale, capacità, meriti e doti che ne fanno punti di riferimento per i pazienti; Conoscenza del territorio e della popolazione sammarinese; conoscenza e integrazione nel territorio limitrofo.
STRUTTURA MODERNA:
E’ indubbio che una struttura moderna ed accogliente, concepita con criteri semplificati nell’accesso alla struttura ed ai suoi servizi, rappresenta un valore aggiunto ad ogni professionalità.
Le sale operatorie e le tecnologie devono essere all’avanguardia.
ORGANIZZAZIONE:
Per avere successo occorre garantire l’efficienza dei servizi. Quindi è necessario sburocratizzare il sistema annullando le lunghe liste di attesa per visite ed esami. La gestione del paziente deve essere rapida e l’offerta deve risultare multi specialistica.
E’ necessario puntare sulla competitività economica e quindi su prestazioni rapide che fanno risparmiare tempo al paziente, economicamente a costi concorrenziali per lo Stato, i pazienti e gli eventuali convenzionati.
Lo strumento delle convenzioni deve essere usato con equilibrio, per garantire la qualità delle prestazioni razionalizzando le risorse economiche e con nuove formule rivolte anche all’esterno (Italia ma non solo), e ad aziende interessate a possibili scontistiche per dipendenti o clienti.
LE NOSTRE PROPOSTE:
* Per salvaguardare lo spirito della Legge del 1955 sulla Sanità e Sicurezza Sociale e risollevare le sorti assai compromesse della Sanità sammarinese occorre dunque rivoluzionare il sistema esistente. Pur mantenendo lo Stato di San Marino il controllo delle politiche generali e quindi garantendo la originaria copertura sanitaria per tutti i suoi cittadini, riteniamo indispensabile aprirsi a forme di partnership pubblico-privato di alto livello, che devono ritrovarsi nel comune obiettivo di gestire infrastrutture ed erogare servizi di qualità a costi competitivi per la collettività sammarinese e, al tempo stesso, attrattivi verso l’esterno.
* In tale modo si sburocratizzerebbe il sistema, i tempi di attesa di visite e prestazioni verrebbero abbattuti con soddisfazione dei cittadini; il problema del reperimento di medici verrebbe superato; i servizi erogati garantirebbero la necessaria qualità. In sintesi sarebbero garantiti ai pazienti prestazioni di livello in tempi assai più celeri contenendo la spesa pubblica.
* Contemporaneamente è necessario potenziare la medicina di base, privilegiando il territorio all’ospedalizzazione.
* La Legge sul regime pensionistico del personale medico deve essere sostanzialmente rivista, anche alla luce dello sviluppo del progetto di partnership pubblico/privato.
* Anche la norma sulla libera professione va ripensata alla luce del progetto di partnership pubblico/privato, e comunque l’esercizio della libera professione deve essere resa possibile.
* La Sanità deve essere svincolata dalle logiche contrattualistiche della Pubblica Amministrazione, ripensando la tipologia dei contratti per il personale medico e paramedico.
Quello che proponiamo dunque è un intervento drastico ma necessario se si vuole rilanciare veramente la Sanità sammarinese alla luce dei guasti compiuti nel tempo, viceversa le emergenze si susseguiranno e sarà sempre più complicato fornire ai sammarinesi servizi decenti per qualità e tempistiche.