Muore il commercio, muore il valore delle proprietà, muore il valore del risparmio, calano le entrate ma aumentano le spese, nessuno chiede la residenza per venire ad investire, nessuno compra e nessuno vende, l’industria sopravvive ma non investe,le vendite online non hanno controlli e nemmeno ritorni, la sanità soffre e non è più sicura, non è più valida per tutti, il posto fisso nelle banche non lo è più, il posto fisso nella Pa non rende più come prima, le tasse sulle pensioni tolgono il potere di ammortizzare la crisi, siamo bombardati di tasse x pagare debiti di altri, di cui non si possono sapere i nomi, il tetto agli stipendi milionari votato a gran maggioranza è ignorato e non applicato, intanto il paese muore ogni giorno un po di più, ma pare che i Sammarinesi si stiano abituando anche a questo.
Un popolo curioso, che si abitua al peggio, i giovani entrati in Consiglio non brillano per idee e coraggio, il governo comanda anziché governare, l’opposizione più che opporsi sta alla finestra, mentre San Marino si spegne lentamente.
Incredibile, ma i nostri vecchi avrebbero ribaltato i tavoli, non sarebbero stati passivi ad aspettare che diventiamo un comune italiano.
Difendiamo San Marino! Erik Casali