Un’escursione nella natura incontaminata del Parco delle Foreste Casentinesi si è trasformata in un’operazione di soccorso complessa per una 34enne ravennate, bloccata in un’area impervia nei pressi della Diga di Ridracoli, nel territorio comunale di Santa Sofia.
Nel primo pomeriggio di domenica, la donna aveva lasciato la biglietteria dell’impianto per intraprendere un percorso a piedi lungo il tratto asfaltato che conduce verso la diga. Prima di raggiungere la galleria che attraversa il corpo della struttura, ha deciso di abbandonare il tracciato principale imboccando un sentiero secondario che, secondo la sua valutazione, poteva rappresentare una scorciatoia.
La scelta si è rivelata rischiosa: risalito un crinale, ha tentato di scendere verso il lago sottostante ma si è ritrovata senza riferimenti in una zona priva di segnaletica. Durante la discesa su un pendio particolarmente ripido, è riuscita ad arrestare la caduta aggrappandosi a un albero, evitando conseguenze peggiori. A quel punto ha lanciato l’allarme, richiedendo l’intervento dei soccorsi.
La chiamata è stata presa in carico dalla stazione Monte Falco del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna, i cui tecnici si sono messi immediatamente in marcia per raggiungere la donna. L’intervento ha richiesto l’uso di corde per garantire una discesa in sicurezza dal versante, data la pendenza elevata e la difficoltà del terreno. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Civitella e Forlì.
Una volta raggiunta e messa in sicurezza, l’escursionista è stata accompagnata a valle e affidata all’ambulanza della postazione di Santa Sofia per i controlli sanitari di rito, risultando comunque in buone condizioni. Dopo la valutazione clinica, è stata riaccompagnata alla propria auto, senza necessità di ulteriori cure.