
(ANSA) – BOLOGNA, 23 SET – Calano in Emilia-Romagna le
imprese femminili: a fine giugno erano 84.336, in calo rispetto
a un anno prima dello 0,6%. Scendono in particolare il commercio
al dettaglio (-3,1%) e la ristorazione (-1,6%), cali bilanciati
da aumenti in altre attività di servizi (+0,8%) e nelle
costruzioni. Prosegue la contrazione in agricoltura (-2%). In
aumento sono le imprese ascrivibili a imprenditrici straniere
(+2,4%): Cina, Romania e Albania le comunità più rappresentate.
È quanto emerge dall’ultima analisi di Unioncamere regionale.
L’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese
regionali è pari al 21%, inferiore alla media nazionale del 23%.
Nonostante la leggera flessione delle imprese femminili, le
società di capitale sono notevolmente aumentate (+2,6%), anche
per effetto dell’attrattività della normativa delle società a
responsabilità limitata semplificata. A fare da contraltare sono
state la rapida riduzione delle società di persone (-2,6%) e la
più lenta, ma più ampia flessione delle ditte individuali
(-1,1%). Le cooperative e i consorzi sono rimaste
sostanzialmente quasi invariate (-0,2%). (ANSA).
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