Dire: Patto, ”Accellerata sul pacchetto trasparenza”

L’accelerata sul “pacchetto trasparenza”, presentato ieri dal congresso di Stato, non e’ solo l’ultima carta per scongiurare l’inserimento nella black list italiana, prevista dal decreto incentivi, ma anche il banco di prova del rilancio dell’azione della maggioranza. Per questo i rappresentanti del Patto per San Marino, la coalizione di governo, riuniti oggi nella sede di Alleanza Popolare per spiegare il ‘pacchetto’ alla stampa, chiariscono di aver messo da parte i malumori interni alla coalizione perche’ prima di tutto vanno affrontati i problemi del Paese. Che oggi si identificano nel rapporto con l’Italia. E proprio da oltre confine, spiegano segretari e coordinatori di Pdcs, Ap, Eps, Ns, Nps e Udm, e’ arrivata la spinta decisiva sull’acceleratore.
“L’esigenza e’ che i rapporti con l’Italia vadano verso la normalizzazione- spiega Pasquale Valentini, segretario Pdcs- e che San Marino si presenti con le carte in regola”. Alberto Selva, coordinatore di Alleanza Popolare, chiarisce che le novita’ annunciate “sono tutti interventi in cui crediamo, previsti dal programma di governo”. Percio’ la spinta italiana “e’ colta come aspetto positivo per recuperare il rapporto tra i due Paesi”. Il coordinatore di Ap elenca quindi le iniziative inserite nel pacchetto ‘salva-Paese’: dal provvedimento contro le false fatturazioni, che “d’ora in poi- spiega- saranno considerate sempre reato, mentre prima lo erano solo a certe condizioni”, all’adeguamento agli standard internazionali della norme sulle rogatorie, fino all’abolizione dell’anonimato societario, con effetto retroattivo, che riguardera’ tutti i settori, societa’ immobiliari incluse. Infine, e’ quasi pronto l’accordo di collaborazione contro le infiltrazioni della malavita nelle attivita’ economiche, che “presto sara’ siglato tra la nostra autorita’ polizia e quella italiana per avere accesso ad agenzie ed enti di contrasto piu’ efficaci”. Le normative domani saranno presentate a Roma nella commissione tecnica bilaterale: “Pensiamo sia quello che serve per non essere inseriti in black list- commenta Selva- vedremo nei giorni successivi se le proposte saranno ritenute sufficienti”. Valentini conviene sulla loro importanza, “perche’ dobbiamo portare fatti concreti dell’impostazione dell’operativita’ del Paese”. Ma ribadisce: da parte italiana deve essere riconosciuto che “ci sono due governi che stanno dialogando e che anche San Marino e’ in grado di poter dire la sua per poter continuare a vivere come Paese”.

Fonte Agenzia Dire