
La stagione della Roma è già al suo primo bivio perché ogni risultato che non sia la vittoria contro il Real Betis complicherà ulteriormente il discorso qualificazione. Dopo tre giornate, infatti, il gruppo C dell’Europa League vede i giallorossi a tre punti e gli spagnoli a punteggio pieno (9) con in mezzo il Ludogorets a 4 che invece affronterà la cenerentola Helsinki. Dunque vietato sbagliare per i giallorossi e per Roger Ibanez, al fianco di Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia del match, la strada da seguire con il Betis è una sola: affidarsi completamente allo Special One. “Se lavoriamo come chiede, arriveremo alla partita nel modo giusto e potremo uscire vittoriosi dal match”. Non ha dubbi quindi il brasiliano che per ora al Mondiale dice di non pensare, ma se c’è una possibilità di andare in Qatar “è giocando bene con la Roma”. Quello che si augura Mourinho, invece, è che si risolva il problema del gol perché “se le partite si vincessero per occasioni create allora saremmo primi”, ha ironizzato lo Special One. Un problema, comunque, che non vuole addossare esclusivamente ad Abraham: “Non mi piace ragionare in questo modo – ha spiegato il tecnico – E’ un problema di squadra e ci sono dei momenti così. Ma sono sicuro che le reti arriveranno”. E per domani allora è pronta una nuova soluzione, “senza Belotti ed El Shaarawy” annuncia Mou.
Ecco allora che viste le assenze di Dybala (infortunato) e Zaniolo (squalificato), l’allenatore potrebbe lanciare Shomurodov in coppia con il centravanti inglese. Alle loro spalle Pellegrini, mentre il resto delle scelte saranno praticamente obbligate per via degli infortuni. “Ma oggi ho imparato a piangere meno, affronto la realtà che è una sola: esistono i ricchi, i poveri e i meno ricchi. I poveri giocano una volta a settimana, i ricchi possono giocare ogni giorno cambiando i calciatori e i meno ricchi sono quelli più in difficoltà perché giocano quanto i ricchi, ma con meno possibilità di cambiare e io sto vivendo questa situazione”. Attenzione poi alle sorprese, perché oltre Shomurodov ne arriva un’altra e non è nei titolari. Bensì nei convocati, perché con la squadra è partito. Cassano. Non Antonio, ma Claudio, attaccante della Primavera giallorossa che con l’ex fantasista barese non ha alcun legame di parentela. Per il giovane classe 2003 si tratta di un premio che Mourinho ha voluto dare al ragazzo dopo averlo più volte di persona, l’ultima volta nel weekend appena passato nella gara tra Roma e Inter, dove il ragazzo ha segnato anche il gol del 2-0, facendo registrare la sua quarta rete della stagione in sei presenze.
(ANSA).
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