Direttivo CSU: “Aprire un tavolo di confronto per superare l’emergenza economica”

Forte preoccupazione per gli effetti del decreti incentivi e della permanenza di San Marino nella Black-list, con il rischio che molte aziende abbandonino la Repubblica. Per i lavoratori di San Marino costretti a “emigrare” si aprono inedite e pesanti problematiche. Va  accelerata la discussione sul processo di adesione all’Unione Europea. Deciso un percorso di mobilitazione che prevede l’Attivo Generale CSU il 12 Luglio, una serata pubblica, una manifestazione e assemblee sui luoghi di lavoro

Il Consiglio Direttivo CSU riunitosi oggi, ha analizzato la difficile situazione in cui versa il paese, che dal 2008 si è sviluppata su un doppio binario: quello della crisi economica internazionale che ha colpito soprattutto il settore manifatturiero e quello più interno che si lega al “modello San Marino” e alla difficilissima trattativa con lo Stato italiano sulla trasparenza finanziaria.

Il Consiglio Direttivo ritiene che, al di là dello stallo diplomatico fra i due Paesi, si debba intraprendere senza ambiguità la strada della trasparenza allineando la Repubblica agli standard internazionali e basando le prospettive di sviluppo esclusivamente su un’economia solida che produca beni, servizi e occupazione. I nuovi pilastri su cui deve basarsi il futuro di San Marino sono quelli della legalità e della trasparenza, dell’innovazione tecnologica, della ricerca della tutela dell’ambiente, dell’eccellenza, del rilancio del turismo e del commercio.

Altro tema cruciale è quello della valorizzazione delle risorse umane, attraverso l’introduzione della formazione permanente. Per facilitare il percorso formativo, è necessario mettere in rete le strutture statali, la Camera di Commercio e l’università.

In questo quadro così incerto si aggiunge l’emergenza dell’inserimento di San Marino nella black-list italiana ed al relativo decreto incentivi. Il rischio di indebolire ulteriormente il tessuto imprenditoriale e creare nuova disoccupazione è alto, quindi vanno messe in campo tutte le misure tecniche e amministrative che facilitino le imprese al superamento di questa emergenza. Rimane di vitale importanza il ruolo della politica e delle istituzioni, affinché dimostrino autorevolezza nelle relazioni internazionali e coraggio nelle scelte normative al fine di favorire la piena trasparenza nell’economia e nel sistema bancario, anche attraverso la scelta di introdurre lo scambio automatico di informazioni in materia finanziaria. Contemporaneamente, si deve giungere alla sottoscrizione dell’accordo con l’Italia contro le doppie imposizioni.

La CSU ritiene improrogabile aprire un tavolo di confronto con il Governo, le categorie sociali ed economiche, per gestire il grave stato di emergenza e per affrontare con celerità la situazione economica e per contrastare il declino del nostro sistema paese.

Il Consiglio Direttivo CSU esprime grande preoccupazione rispetto alla delocalizzazione di imprese a causa dei mancati accordi con la Repubblica Italiana e per l’introduzione di San Marino nella black-list, che inducono le stesse a lasciare il Paese trasferendo sedi ed impianti e risorse umane fuori territorio. E’ un fenomeno che rischia di provocare serie e pesanti ricadute per il sistema economico e sociale creando problemi completamente nuovi. In primo luogo quello del frontalierato alla rovescia, ovvero il trasloco forzato in Italia di lavoratori residenti a condizioni contrattuali, fiscali e normative assolutamente peggiorative.

In questo contesto, si inserisce il dibattito sull’adesione all’UE. Per il sindacato è maturo il tempo di  accelerare la discussione in riferimento al processo di adesione e dando la parola ai cittadini per la decisione finale. La CSU per il prossimo autunno intende organizzare un convegno pubblico sull’Unione Europea, il quale, assieme ad altre iniziative, dovrà servire a fornire  gli strumenti per acquisire la necessaria conoscenza.

Per quanto riguarda la sofferenza dei conti dello Stato e l’annunciata manovra economica straordinaria, il Consiglio Direttivo CSU ribadisce che la politica del rigore non si deve tradurre in tagli indiscriminati ma concentrarsi sulla eliminazioni degli sprechi e sulle spese inutili, salvaguardando in ogni caso la funzione sociale della PA, trovando risorse attraverso l’allargamento della base imponibile facendo così contribuire le categorie ad alto reddito e introducendo misure fiscali verso i grandi patrimoni. Pertanto si rende necessaria una riforma tributaria che porti all’individuazione delle ricchezze eluse al fisco.

Così come va modificato il recente decreto sugli ammortizzatori sociali che ha in alcune parte ridotto le protezioni introdotte con la legge. Sul fronte contrattuale sono molte le criticità aperte: è ancora lontana la firma del contratto per i lavoratori dell’industria, mentre sono già scaduti i contratti del commercio, servizi ed edilizia e il contratto dei lavoratori pubblici e dei bancari è in scadenza a fine anno. La crisi economica e lo stato di incertezza in cui versa il Paese sta paralizzando il processo negoziale. La priorità per i lavoratori e le loro famiglie è rinnovare i contratti partendo dalla reale situazione economica in cui si trova il Paese e che comunque non potrà scendere al di sotto dell’indice inflazionistico. Contestualmente occorre realizzare un sistema di relazioni fra le parti più costruttive, per uscire dalle contrapposizioni e fare fronte comune per un nuovo progetto di sviluppo del Paese.

Sul versante pensionistico occorre garantire stabilità al fondo, valutando la possibilità del passaggio dall’attuale calcolo retributivo a quello contributivo prevedendo forme di solidarietà per i reddito più bassi. Nello stesso tempo occorre completare la riforma previdenziale del 2005 (come previsto dall’art. 12) e introdurre finalmente il secondo pilastro al fine dare solide prospettive al sistema e garantire le nuove generazioni.

Il Direttivo CSU ha infine deliberato un percorso di mobilitazione e confronto con i lavoratori, i pensionati e la cittadinanza che prevede un Attivo Generale dei Rappresentanti Sindacali per il 12 Luglio 2010, una serata pubblica prevista per il 14 Luglio 2010, una manifestazione e assemblee sui luoghi di lavoro.

Direttivo CSU