• Screenshot
  • Direttore Giornalesm Marco Severini intervista il Presidente BCSM Catia Tomasetti

    Riproponiamo l’intervista della prima ora dopo la diffusione della notizia dell’avviso di garanzia al Presidente Catia Tomasetti e all’ex on. Sandro Gozi.

    Buon giorno Presidente Tomasetti, la ringraziamo per aver scelto Giornalesm per fare le prime dichiarazioni dopo la pubblicazione della notizia dell’avviso di garanzia che sembra esserle arrivato. Che succede? di che cosa è accusata?

    Come si legge dalla stampa, apparentemente, c’è una indagine in corso e quindi, nel rispetto della legge, non posso parlarne. So che può sembrare una frase fatta, ma con la ovvia amarezza, sono particolarmente serena perché, anche come si può leggere da quanto pubblicato, si tratta di contestazioni  per fatti che, anche volendo, non avrei potuto  compiere.  

    Si allude, a quanto si legge dagli articoli di stampa, ad un suo  intreccio politico-affaristico con la figura dell’ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli affari europei Sandro Gozi, anche lui sembrerebbe raggiunto dallo stesso avviso di garanzia anche se lui ha smentito. Come stanno le cose? E’ stato lui a ventilarle l’incarico di Presidente in Banca Centrale a San Marino? E’ stata lei ha concedergli una consulenza per Banca Centrale di 120.000 euro, perché?

    Come  già detto, in pendenza di una indagine tutti i soggetti sono tenuti al segreto istruttorio. Non devo nessun incarico a nessuno. La stima reciproca con  il dott. Sandro Gozi e’ nata dalla collaborazione che nel 2016 ha portato al salvataggio,  nel mio allora ruolo di presidente, della Cassa di Risparmio di Cesena (non ho mai avuto alcun incarico da Cassa di Risparmio di Ferrara), tutelando gli oltre mille dipendenti e tutti i correntisti e senza gravare in alcun modo sui contribuenti italiani. Accettai quel ruolo  come oggi sono onorata del ruolo che rivesto per la possibilità di impegnarmi in favore del territorio dove sono nata e cresciuta e dal quale derivo i miei valori. Il dott Sandro Gozi e’ vicino a San Marino da sempre perché la sua famiglia e’ una delle più antiche della Repubblica di San Marino e si e’ sempre speso per questo stato. L’ incarico che il Consiglio Direttivo di Banca Centrale ha inteso conferirgli era necessario per legittimare il suo qualificato contributo  professionale al tavolo negoziale per l’accordo di partecipazione con la Commissione Europea. L’incarico è stato conferito non da me ma dal Consiglio Direttivo ed il costo della consulenza e’ noto perché per trasparenza e’ pubblicato sul nostro sito. E’ facile verificare come lo stesso sia stato fissato  in allineamento con il corrispettivo annuale previsto per il consulente  del governo sullo stesso fascicolo per i temi governativi.  E’ un dato oggettivo che la storia professionale del Dott. Gozi lo rendano un candidato particolarmente adatto al ruolo e che da quando  lo stesso assiste  Banca Centrale sul  tema dell’accordo di partecipazione con L’Europa la nostra strategia sia completamente cambiata, in piena aderenza con l’indirizzo della Segreteria agli Esteri, e che tale diversa e condivisa strategia sta permettendo il conseguimento dell’obiettivo alla base del suo incarico.  All’avvio della mia presidenza  due erano gli obiettivi principali  posti a Banca Centrale:  l’MoU con Banca  di Italia e gli accordi in termini monetari con l’Europa. I negoziati con Banca di Italia  sono ripresi a novembre scorso e gli accordi in termini monetari con l’Europa stanno procedendo speditamente.  

    La figura del Presidente della Banca Centrale di San Marino, come della dirigenza, ha avuto sempre momenti travagliati. Dopo essere stata raggiunta da questo avviso di garanzia qual è il suo sentimento? Che cosa ha pensato, nell’immediatezza?

    Da mesi il Consiglio Direttivo, la dirigenza, la Vigilanza e Banca Centrale Centrale tutta, sono chiamati, ciascuno nell’esercizio del proprio ruolo, ad azioni coraggiose e difficili. I nemici possono essere tanti ed usare  qualunque mezzo per colpire, inclusi gli esposti anonimi. Succede anche negli altri paesi. Anche in Italia e’ successo. Sarcinelli e Baffi in Italia sono stati indagati ed addirittura Sarcinelli arrestato,  per essersi opposti  al salvataggio a spese dei cittadini italiani della banca di Sindona. Poi il tempo che è’ un gran signore e l’attento lavoro della magistratura,  ha chiarito  chi fossero  i buoni ed i cattivi, gli onesti ed i disonesti. Insomma,  essere presidente di una banca centrale durante una crisi economica grave comporta rischi, ma in un paese sano il tempo permette di chiarire  tutto.

    Lei, come il consigliere Ciavatta ed il consigliere Tonnini (entrambi d’opposizione) siete stati raggiunti da un avviso di garanzia (questi due poi rinviati a giudizio) sempre dallo stesso magistrato cioè il dott. Alberto Buriani, che poi è lo stesso magistrato che è stato prima condannato con decreto penale poi rinviato a giudizio per aver mosso accuse false nei miei confronti. Le pare una casualità?

    Non conosco le vicende processuali di cui lei parla, per cui non posso esprimere un giudizio.

    E’ vero che ci sono state offerte d’acquisto per la disastrata Banca Cis, ora in amministrazione straordinaria? Secondo alcuni rumors che ci sono giunti sembrerebbe che lei le abbia rifiutate? E’ vero? e lei può farlo? E’ nei suoi compiti?

    Non posso dare alcuna  informazione al riguardo in quanto vincolata da segreto di ufficio. Tuttavia  posso dire che ove ci  fossero offerte, accettarle o rifiutarle non rientra tra i miei poteri, ma il mio lavoro insieme a quello degli altri membri del Consiglio Direttivo, e’ assicurare che chi all’interno di Banca Centrale debba prendere  decisioni inerenti la vendita di una banca, possa agire con indipendenza e, nonostante il contesto, con serenità.

    Non è per caso che le è arrivato l’avviso di garanzia perché non ha fatto quello che voleva il governo, o i poteri forti dentro a questa maggioranza? Questa opera di delegittimazione nei suoi confronti andrà a buon fine?

    A livello  governativo posso dire che  c’è sempre stata leale collaborazione e dialogo. Allo stesso modo, c’è leale collaborazione  e dialogo con l’opposizione. Peraltro appena ricevuta la notizia, ho tempestivamente informato Le Loro Eccellenze per consentite l’esercizio delle prerogative di legge agli organi competenti. A seguito di tale comunicazione, sono  stata contattata da  quasi tutti  i capigruppo o segretari dei partiti di maggioranza ed opposizione che, nel doveroso rispetto dell’attività giudiziaria, mi hanno confermato a larga maggioranza la loro fiducia ad andare avanti con il mio lavoro.

    Secondo lei San Marino ha infiltrazioni mafiose? O di qualche organizzazione criminale che è arrivata sino a più alti poteri dello stato?

    Questi temi competono all’ autorità giudiziaria alla quale siamo sempre pronti a fornire il nostro contributo.

    Conosce Francesco Confuorti?

    No. Assolutamente no.

     

    Marco Severini – direttore ed editore