Disabile allontanata: ragazza a presidio, ‘non mi hanno creduta’

(ANSA) – PAVIA, 11 NOV – “Ho spiegato che ho un tumore e,
considerati i miei problemi di salute, non posso permettermi di
mangiare al freddo. Ma non mi hanno creduta. Probabilmente hanno
pensato che mi ero inventata tutto”. Giorgia Orsi, 26 anni, la
studentessa di Basiglio (Milano) allontanata mercoledì dall’aula
del polo San Tommaso dell’Università di Pavia dove voleva
consumare il suo pasto al caldo, oggi si è presentata al
presidio indetto dal Coordinamento per il Dirtito allo
Studio-UDU nel cortile del rettorato.
    “Oltre al ministro Alessandra Locatelli e al rettore Francesco
Svelto, in queste ore in tanti mi hanno chiamato per esprimermi
la loro vicinanza e solidarietà”, ha spiegato Giorgia che, dopo
aver conseguito la laurea in risorse umane all’Università
Bicocca di Milano, attualmente è iscritta a filosofia all’Ateneo
di Pavia. “Da un ufficio dell’Università hanno telefonato a mio
padre, spiegandogli che quando tornerò a lezione potrò
comunicare la mia presenza in portineria chiedendo di poter
consumare il pranzo in bidelleria. Ma io non me la sento di
mangiare a fianco di chi mi ha urlato di uscire, minacciando
addirittura di chiamare i carabinieri”.
    Nel frattempo gli studenti hanno annunciato che la loro protesta
continuerà sino a che non verrà trovata una soluzione al
problema dei tanti ragazzi che, come Giorgia, chiedono di poter
consumare il pasto in un luogo chiuso. “Ieri il rettore ha
annunciato, nella sua nota, che, oltre ad aver chiesto scusa a
Giorgia, ha avviato un’istruttoria interna per verificare le
responsabilità di quanto è accaduto: è una risposta parziale,
non ci basta – è stato sostenuto durante il presidio di oggi -.
    Vogliamo che venga finalmente trovata una soluzione a un
problema che si trascina da tre anni. Abbiamo saputo che la
prossima settimana il gruppo di studio che sta verificando la
questione, ne parlerà in Senato Accademico, Sino a che non ci
indicheranno uno spazio al caldo dove poter mangiare, proseguirà
il nostro presidio permanente davanti al rettorato”. (ANSA).
   


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