Disabile vuole autonomia, da Tribunale no ad affidamento esterno

(ANSA) – ROMA, 02 DIC – “Oggi sono l’uomo più felice
dell’universo per aver superato questa cosa bruttissima che ho
avuto in vita mia che mi ha fatto tanto soffrire. Oggi questo
guaio è stato superato alla grandissima”. A parlare è Gabriele
Marone, 31 anni, disabile grave, affetto da schizofrenia
paranoide e un lieve deficit mentale, all’uscita del Tribunale
ordinario di Roma che stamani ha detto no alla nomina di un
amministratore di sostegno esterno alla famiglia, accogliendo di
fatto le istanze di Gabriele e della sua famiglia.
    “Siamo discretamente soddisfatti – ha commentato l’avvocato Gian Piero Ravazzini – il giudice ha riconosciuto il ruolo
positivo della famiglia di Gabriele ed il fatto che è aiutato da
una rete di protezione assoluta, quindi non c’è alcun rischio
che venga amministrato da terzi, né tantomeno allontanato dalla
famiglia. Probabilmente verrà nominato il padre quale
amministratore di sostegno, quindi siamo ottimisti per il
futuro. Ed anche nel rapporto con l’azienda sanitaria sono stati
chiariti alcuni equivoci che si erano verificati nel passato.
    Confidiamo che possa, anche nel rapporto con le istituzioni,
riprendere un dialogo e uno sviluppo positivo del progetto di
vita individualizzato che Gabriele merita”. (ANSA).
   


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