Discorso del Segretario di Stato per gli Affari Esteri Antonella Mularoni alla 64° Assemblea Generale – 2009

Signor Presidente,

desidero congratularmi con Lei per la nomina alla guida della 64° Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, garantendo la massima collaborazione della delegazione della Repubblica di San Marino nel corso di tutti i lavori.

Ritengo doveroso in questo mio primo intervento dinnanzi a questa assise quale Segretario di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino esprimere un sentito ringraziamento al Segretario Generale, S.E. Ban Ki-moon, per la grande energia e la straordinaria dedizione che sta dimostrando nel dirigere questa Organizzazione. Vorrei menzionare il suo ammirevole impegno nel campo delle riforme e la sua presenza costante e determinante nelle situazioni internazionali.

Il processo di riforma delle Nazioni Unite ha un rilievo basilare per l’equilibrio mondiale futuro e deve rimanere al centro di tutti i nostri sforzi, non solo perché abbiamo il dovere di garantire la piena efficacia dell’Organizzazione in quanto tale e di tutte le sue attività, ma, soprattutto, per conservare il suo valore primario ed essenziale. Non possiamo permetterci di assistere a una decentralizzazione del ruolo sostanziale delle Nazioni Unite a causa dell’impossibilità di trovare un accordo sulle misure da mettere in atto per migliorare il suo funzionamento.

Inoltre, vorrei esprimere l’apprezzamento di San Marino per il lavoro svolto dall’Assemblea Generale con il contributo di tutti i Paesi Membri dell’ONU e per l’attenzione rivolta a temi di particolare rilevanza, quali la crisi economica e finanziaria mondiale, i cambiamenti climatici e la crisi alimentare mondiale.

RIVITALIZZAZIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE

Sig. Presidente,

La Repubblica di San Marino sostiene il processo di rivitalizzazione dell’Assemblea Generale.

La rivitalizzazione dell’Assemblea Generale è una riforma politica necessaria per riaffermare il suo ruolo di organo più rappresentativo delle Nazioni Unite, così come il ruolo e la leadership del suo Presidente.

San Marino ritiene che la riforma dovrebbe rendere il lavoro dell’Assemblea Generale più efficace ed effettivo, migliorare le sue relazioni con gli altri principali organismi delle Nazioni Unite per evitare una duplicazione di attività e tendere all’effettiva attuazione delle sue risoluzioni.

RIFORMA DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA
Altrettanto importante è il processo di riforma del Consiglio di Sicurezza, che la Repubblica di San Marino ha seguito con impegno ed interesse sin dal suo avvio. Siamo grati alla Presidenza afgana per l’importante lavoro svolto e per il modo in cui ha presieduto i negoziati intergovernativi, finalizzati al conseguimento di un accordo politico più ampio possibile sulle riforme di quest’organo. 

San Marino ritiene che la riforma debba rendere il Consiglio di Sicurezza più democratico, trasparente, efficace, responsabile e rappresentativo,  realizzare un rinnovato equilibrio della sua relazione con l’Assemblea Generale e rendere più effettiva la sua cooperazione con il Segretariato. È importante che questo processo permetta di far crescere il senso di appartenenza al Consiglio di Sicurezza fra tutti gli Stati membri, evitando il rischio che possa essere percepito come un corpo isolato all’interno delle Nazioni Unite.

La riforma dovrebbe inoltre tenere conto del legittimo interesse di tutti gli Stati, grandi e piccoli che siano, di essere eletti in seno al Consiglio di Sicurezza.

San Marino prende parte con impegno e interesse ai negoziati intergovernativi sulla riforma del Consiglio di Sicurezza ed esprime rammarico per il fatto che non sia stato raggiunta, ad oggi, una soluzione basata su un ragionevole compromesso che lo renda più rappresentativo e democratico e, possibilmente, meno paralizzato da veti incrociati su questioni di fondamentale importanza.

GLOBAL GOVERNANCE
Le riforme dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza s’inscrivono in un più ampio processo di trasformazione e di rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite nel sistema del Governo Globale.

San Marino ritiene che l’Organizzazione delle Nazioni Unite svolga e debba continuare a svolgere un ruolo essenziale nella gestione della Global Governance e a questo fine deve tendere il processo di riforma che la riguarda.

Il mondo è caratterizzato da forti disuguaglianze di potere, ricchezza, reddito e benessere sociale tra le nazioni e i popoli e all’interno delle stesse nazioni. Vi sono purtroppo nel mondo numerosi conflitti di natura etnica e interreligiosa, talvolta scatenati da fattori economici e geopolitici che hanno un’origine esterna al luogo stesso del conflitto. Inoltre, il riscaldamento del pianeta, anch’esso una conseguenza del consumo energetico indiscriminato nei Paesi sviluppati e in via di sviluppo, è una delle principali cause dei cataclismi che hanno fra l’altro determinato una riduzione dei rendimenti agricoli nei Paesi tropicali e subtropicali. Quest’anno, in particolare, l’economia mondiale ha conosciuto una delle più devastanti crisi finanziarie di tutti i tempi, le cui conseguenze sono chiare agli occhi di tutti. 

Queste sfide possono essere affrontate solo con un’azione globale e coordinata e le Nazioni Unite hanno la responsabilità e il dovere di collocarsi al centro di questo processo. Soltanto nella ricchezza e nella diversità culturale e delle tradizioni rappresentate dalle Nazioni Unite è possibile un approccio della Global Governance che abbia il fine dello sviluppo umano e sostenibile. Sarebbe una sconfitta per tutti se le Nazioni Unite abdicassero al loro ruolo di leadership della Global Governance a favore di altri organismi.

 

 

TEMA DEL DIBATTITO GENERALE PROPOSTO DAL PRESIDENTE

Sig. Presidente,

Uno dei problemi più devastanti che, nonostante gli sforzi intrapresi e gli impegni assunti a livello mondiale, continuano ad affliggere l’intero pianeta è, purtroppo, quello della diffusa povertà che incatena intere popolazioni alla fame, alla malattia, al sottosviluppo.

San Marino apprezza il lavoro e i successi che l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) consegue da oltre 60 anni ed è fiero di ospitare il Presidente Jacques Diouf, Direttore Generale della FAO, quale Oratore ufficiale della cerimonia di insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, la suprema istituzione della Repubblica sammarinese, che avverrà il prossimo 1° ottobre.

Sig. Presidente,

San Marino sostiene gli Obiettivi del Millennio – la cui realizzazione, purtroppo, è divenuta ancor più ardua nel momento di crisi che stiamo vivendo – e ritiene che deve continuare ad essere lo scopo per il quale operare attivamente.

Il consolidamento del multilateralismo che è indicato dal Presidente nel tema prescelto per questo Dibattito Generale (Risposta effettiva alle crisi globali; rafforzamento del multilateralismo e del dialogo tra le civilizzazioni per la pace internazionale, la sicurezza e lo sviluppo) è, a mio avviso, un elemento centrale, perché nel quadro delle Organizzazioni Internazionali, l’ONU in primo luogo, viene favorita l’affermazione della democrazia, dello stato di diritto, delle libertà e dei diritti umani, che costituisce la via imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale, per la crescita culturale e l’istruzione.

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA MONDIALI

Sig. Presidente,

 La crisi economica e finanziaria mondiale attuale costituisce il più grave e globale disastro di sempre, certamente da quando esistono le Nazioni Unite, ancor più perché si è unita a una profonda crisi alimentare che ha toccato molte aree del mondo. Colpendo indiscriminatamente tutti i Paesi, in tutte le regioni, è oggi una delle  maggiori sfide cui deve far fronte la nostra Organizzazione.

La Repubblica di San Marino, quale piccolo Stato, ascrive grande importanza al ruolo dell’Assemblea Generale nella vita delle nostre nazioni e ha naturalmente accolto con favore la tenuta della Conferenza ad alto livello sulla crisi finanziaria ed economica mondiale, sostenendo il documento finale, frutto di lunghe quanto complesse negoziazioni.

Tuttavia, è con rammarico che devo costatare che l’incertezza che ha caratterizzato il processo di preparazione della Conferenza, e le difficoltà incontrate nella redazione del documento finale,  hanno scoraggiato la partecipazione di moltissimi leader mondiali, la cui presenza avrebbe reso questa Conferenza delle Nazioni Unite storica.

È compito delle Nazioni Unite ricercare, attraverso un’azione coordinata e globale, metodi che attenuino l’impatto della crisi, e raggiungere una crescita e uno sviluppo economico sostenibili, tenendo conto degli effetti negativi della crisi sulla realizzazione degli obiettivi del Millennio.

CAMBIAMENTO CLIMATICO

Sig. Presidente,

Il tema del cambiamento climatico ha avuto un rilievo fondamentale nell’agenda dell’ONU negli ultimi tre anni grazie anche all’impegno e all’attenzione profusi dal Segretario Generale.

Il cambiamento climatico, che già negli anni ’90 veniva posto fra le principali preoccupazioni di carattere ambientale, è oggi assurto a priorità assoluta nelle agende politiche di ogni Stato, anche di quelli più piccoli come la nostra Repubblica. Le profonde modifiche indotte dall’intervento umano nella dinamica energetica del sistema climatico costituiscono infatti elementi di tale preoccupazione per il presente e l’immediato futuro che non si possono ulteriormente rimandare urgenti e significativi cambiamenti nei modelli di sviluppo socioeconomico.

San Marino ha recentemente presentato la prima comunicazione nazionale ai sensi della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico. Essa rappresenta l’inizio di un processo, prima di tutto sociale e culturale, volto a rendere consapevoli tutti i cittadini del nostro Paese della necessità di confrontarsi con i cambiamenti climatici e di impegnarsi concretamente affinché tali cambiamenti abbiano il minor impatto possibile.
TERRORISMO

Sig. Presidente,

Fra i problemi più gravi che ci troviamo ad affrontare a livello nazione e mondiale resta in primo piano quello del terrorismo, in tutte le sue manifestazioni.

La Strategia Globale contro il Terrorismo, adottata dall’Assemblea Generale nel 2006, rappresenta un atto fondamentale, poiché per la prima volta tutti gli Stati membri si sono accordati per un comune quadro strategico e operativo volto alla lotta al terrorismo. La suddetta strategia ha posto le basi  per  una risposta coordinata a questa emergenza, prevedendo misure di prevenzione e il rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite nella lotta al terrorismo, riconoscendo altresì che le misure adottate in questo campo e la protezione dei diritti umani non sono obiettivi in conflitto fra loro, bensì elementi complementari che si sostengono a vicenda.

Un’autentica risposta al terrorismo, tuttavia, deve sempre passare anche attraverso l’educazione alla comprensione e al rispetto dell’altro: requisiti fondamentali per la giustizia e la pace. I movimenti terroristici, infatti, trovano nell’odio, nell’incomprensione, nell’ingiustizia il terreno più fertile per cercare propri adepti.

DIRITTI UMANI

Il mio Paese, Signor Presidente, è particolarmente attento e sensibile, tanto a livello interno quanto internazionale, alla promozione e protezione dei diritti umani, soprattutto allorquando si tratta delle persone più deboli e vulnerabili.

Mi piace ricordare che quest’anno ricorre il 20° anniversario dell’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino (20 novembre 1989), strumento fondamentale ratificato da numerosi Stati.

Tuttavia, non possiamo non ricordare che ancor oggi 9,2 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno per cause che potrebbero essere facilmente prevenute e oltre 100 milioni di bambini in età scolare non hanno accesso all’istruzione. Inoltre,  innumerevoli bambini vengono privati della loro infanzia,  finiscono vittime di violenze sessuali,  sono utilizzati da eserciti o da gruppi armati come soldati o venduti come schiavi sessuali.
San Marino plaude e sostiene le Nazioni Unite e l’UNICEF per il loro impegno in tutto il mondo, al fine di migliorare la vita di questi bambini.
Un altro impegno delle Nazioni Unite che sosteniamo con convinzione è quello in favore dei diritti della donna.

Infine, la difesa dei diritti umani passa inevitabilmente attraverso la necessità di garantire pace e giustizia ad ogni singolo essere umano e popolazione. Emerge, quindi, la necessità di dare nuovo slancio al processo di disarmo ed un passo importante in questo senso è stato compiuto lo scorso anno con l’adozione della Convenzione sulle Bombe a Grappolo, uno strumento che potrà rivelarsi indispensabile per proteggere le popolazioni colpite da questo tipo di armamento, che produce effetti devastanti sui civili. La Repubblica di San Marino attribuisce un alto valore a tale strumento, incentrato sulla dignità umana e sugli interessi delle vittime e auspica che la Convenzione entri al più presto in vigore, invitando gli Stati che ancora non l’hanno fatto a ratificarla quanto prima.

Grazie, Sig. Presidente.