Disprezzo per il Paese … di Sergio Pizzolante

Il sociologo De Masi, principale consigliere di Conte, dice, senza provare vergogna, che decapitando Draghi, i 5 stelle possono riavere Di Battista, di ritorno da Mosca, e prendere un 2 per cento in più. Presunto.
Quindi, per riavere Di Battista, in versione russa, si crea una crisi di Governo dentro una guerra, in piena crisi economica, con l’inflazione che galoppa, con il Covid che avanza, con il Pnrr da portare a casa.
L’Italia? L’Europa? Me ne frego!
Si fa fatica a crederci.
C’è un livello di irresponsabilità, di cinismo, di mediocrità, di disprezzo per il Paese, delinquenziale.
C’è una disonestà intellettuale che ha raggiunto vertici vorticosi.
Croce diceva che la disonestà intellettuale non è meno grave di quella materiale.
Diceva che la vera onestà per un politico è il buon governo.
La competenza politica.
La responsabilità verso la Cosa Pubblica.
Chissà cosa direbbe Croce di Conte oggi.
Credo che i 5 stelle spariranno, ma noi dobbiamo reagire per non sparire con loro.
Credo che abbiano raggiunto livelli furfanteria politica indigeribili anche per chi furfanti li voleva. Per un Travaglio per esempio.
Credo che se si sfida il ridicolo poi il ridicolo vince.
Ma il ridicolo non può vincere tutto il Paese.
Un politico può fare tutto, anche le cose più sbagliate, ma non può sopravvivere al ridicolo.
Soprattutto quando il ridicolo non fa più ridere, perché il danno che produce non ti permette più di ridere.
Credo che questo limite sia stato superato.
Cosa spero adesso?
Spero in una reazione capace di contenere il ridicolo.
Spero che Draghi resti. Nonostante tutto.
Spero che il mezzo Pd che aveva eletto Conte a fedele alleato “riformista” chiuda velocemente questa partita per non essere pervaso dal ridicolo.
Spero che la Lega non voglia seguire il cattivo esempio dei grillini.
La Lega governa il nord e il nord non ride in questo momento.
Spero in un sussulto di dignità, forza e coraggio, per le piccole formazioni di Centro per gettare al mare ogni distinguo e trovare il modo di mettersi insieme per sostenere Draghi e un piano di ricostruzione di fiducia, responsabilità, governo, in un momento così drammatico.
Forse il più difficile di sempre.
Perché non è solo in discussione la tenuta di un Governo, ma quella del Paese e dell’Europa, mentre Putin sorride della nostra pochezza.
E del ridicolo.
Sergio Pizzolante