E’ diventato quasi umiliante dire che siamo sammarinesi quando si va fuori…Francesco Fabbri (ECSO)

Mi chiamo Francesco Fabbri, sono un ragazzo di fiorentino, ho 26 anni e sono felicemente sposato. Da due anni mi sono immerso nel fantastico mondo imprenditoriale è ho notato un grande dinamismo nelle decisioni e nella velocità delle transazioni, è un mondo popolato da persone che sanno quello che fanno e hanno le idee molto chiare, se una cosa non va si riorganizza senza troppi problemi.

Poi ho avuto occasione di captare altri modi di ragionare, modi legati al mondo della burocrazia, al mondo sindacale, politico e ho notato grande lentezza nel prendere decisioni.

L’economia corre e in particolar modo per il nostro paese.

Secondo me servono decvisioni importanti e veloci in tanti settori strategici, come ad esempio la creazione di sale espositive nel centro storico, la costituzione di una fondazione che gestisca gli eventi culturali, una struttura che sopravviva ai cambi di rotta dei vari governi, serve la diminuzione della monofase, il mantenimento della competitività del prezzo dei carburanti, la semplificazione delle procedure legate agli uffici statali, il blocco reale delle assunzioni sotto la p.a..

Il mio non vuole essere un rimprovero alla classe politica, però non è possibile che litighi al suo interno e non riesca a far valere i nostri valori al di fuori del consiglio e del confine di stato!

E’ diventato quasi umiliante dire che siamo sammarinesi quando si va fuori da San Marino. Credo che la prima cosa per i nostri leader dovrebbe essere far valere le nostre ragioni e non essere assopiti su tutto.

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