Djokovic: Canberra a tribunale, ‘va respinto, decidiamo noi’

(ANSA) – ROMA, 09 GEN – Per il governo australiano l’infezione da Covid non è una motivazione sufficiente per
ottenere l’esenzione medica e Novak Djokovic non ha fornito
ulteriori prove evidenti di controindicazione al vaccino. Il
campione serbo non puo’ dunque entrare nel Paese nè prendere
parte agli Australian Open, e indipendentemente dal giudizio del
Tribunale chiamato ad esprimersi sull’annullamento del visto, e’
competenza del Governo la scelta di non far entrare in Australia
Djokovic.
    A poche ore dall’udienza sulla validità o meno della
certificazione anti covid del giocatore serbo per entrare in
Australia e partecipare agli Australian Open, il tribunale di
Melbourne ha pubblicato la risposta che il governo australiano
porterà in aula, nella quale gli avvocati del governo
australiano sottolineano il fatto che il campione serbo “non è
vaccinato”. Come si legge al punto 64, non esistono garanzie di
ingresso da parte di un non cittadino australiano nel Pese.
    Esistono infatti criteri per l’ingresso e ragioni per cui il
visto può essere annullato o rifiutato. Anche se a Djokovic è
stato confermato che le sue domande soddisfacevano i requisiti
per poter viaggiare in Australia senza quarantena, il Ministro
dell’Interno ha il potere di verificare le prove e di cancellare
il visto. In conclusione, si legge nel documento, la domanda di
Novak Djokovic deve essere rifiutata. In un altro passo
importante del documento il Governo ribadisce la propria facoltà
di annullare il visto anche nel caso in cui il tribunale desse
ragione a Djokovic e revocasse la prima cancellazione del visto.
    Questo perché “l’Australia, in quanto paese sovrano, mantiene la
massima discrezionalità su chi lascia entrare nel suo Paese”.
    (ANSA).
   


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