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  • Dl Genova, il pugno di Toninelli fa scoppiare la bufera in Aula

    Il decreto per Genova è legge. Il Senato ha approvato il testo con 167 voti a favore, 49 contrari e 53 astenuti. Oltre a Lega e Movimento 5 Stelle, hanno sostenuto il testo anche Fratelli d’Italia e Autonomie.

    Polemiche delle opposizioni dopo l’approvazione del decreto. In aula si è scatenato il caos quando il ministro dei Trasporti, il grillino Danilo Toninelli, ha esultato con il pugno chiuso. Secondo la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, si è trattato di una reazione “non molto commendevole“. La stessa Casellati ha detto al termine del voto: “Avrei immaginato che oggi fosse davvero una giornata diversa, che ci fosse un’aula diversa perchè pesano su tutti i 43 morti, su tutte le coscienze“. In un tweet del democratico Matteo Richetti si vede il gesto del ministro.

    La capogruppo di FI, Anna Maria Bernini, ha accusato i 5 stelle: “Li abbiamo visti sbeffeggiarci. Noi non gli chiediamo di condividere quello che diciamo, ma almeno di ascoltare – ha detto facendo riferimento al fatto che il ministro Toninelli avesse ‘giocato con il cellularè mentre erano in corso le dichiarazioni di voto – noi non accettiamo lezioni”. La Bernini ha contestato l’esponente del governo per “aver sollevato il pugno durante la votazione, parlato al telefonino e masticato la gomma americana durante le dichiarazioni di voto. Non le permetteremo più di venire in quest’aula agitando i pugni”.

    Credit: Il Giornale.it