Documento presentato dall’opposizione ai rappresentanti dello Sciopero Generale

I gruppi consiliari del Psd, Psrs, Su, Upr, particolarmente preoccupati per il  momento difficile che sta attraversando il  Paese, ritengono necessario che i lavori del Consiglio Grande e Generale debbano essere orientati ad individuare un progetto complessivo capace di affrontare con decisione la grave crisi istituzionale e economica, attraverso una nuova collocazione di San Marino sulla scena internazionale, basata sulla trasparenza e la piena collaborazione, creando un’economia aperta dove vige il principio della reciprocità nei rapporti e lo sviluppo dipenda dalla capacità degli Stati e delle loro economie di proporre politiche competitive.

Purtroppo il Governo ha ampiamente dimostrato la propria incapacità di delineare un progetto complessivo che renda San Marino protagonista del proprio futuro.

I gruppi consiliari del Psd, Psrs, Su e Upr intendono distinguere in maniera netta la propria posizione da quella della maggioranza e rifiutano l’idea per cui tutta la politica sia uguale e non capace di fare una proposta per individuare la via d’uscita.

Già in sede di discussione della legge finanziaria nel dicembre scorso, i gruppi di opposizione hanno elaborato di comune accordo e proposto alla discussione in Consiglio Grande e Generale, un quadro di sviluppo per il Paese capace di favorie una politica espansiva in contrapposizione a quella recessiva proposta dalla maggioranza.

La proposta dell’opposizione individua le risorse per rispondere alla crisi nell’allargamento della base imponibile e contemporaneamente effettua un ridimensionamento della spesa pubblica per tenere sotto controllo i deficit.

In tale ottica i gruppi consiliari del Psd, Psrs, Su e Upr, pur facendo riferimento ai 54 emendamenti che tracciano il progetto complessivo della loro proposta, individuano la seguente priorità da cui dipendono poi le soluzioni anche per affrontare  le altre problematiche pur importanti. Si tratta della:

Trasformazione del paese e del suo riposizionamento sulla scena internazionale

Questo grande obiettivo lo si può ottenere attuando i seguenti punti stretegici:

–       Invio alla Commissione Europea della lettera di adesione all’Unione Europea

–       Adozione unilaterale dello scambio di informazioni sul modello Ocse

–       Mandato a sottoscrivere scambio automatico di informazioni su modello europeo contestualmente alla firma di accordi contro le doppie imposizioni e di protezione reciproca degli investimenti

–       Lotta alla criminalità organizzata in collaborazione con gli altri Stati, ampliando gli elementi della cooperazione fra le forze di polizia e istituendo nell’ambito del Tribunale l’ufficio del giudice inquirente

–       Abolizione dei provvedimenti che creano turbativa nelle relazioni con gli altri Stati con particolare riguardo alla norma che non consente l’applicazione delle detrazioni di imposta sui redditi dei lavoratori frontalieri

 

I gruppi consiliari di opposizione hanno inoltre definito politiche dettagliate sui seguenti argomenti (all.1)

a)    Trasformazione dell’economia e suo rilancio

b)    Controllo della spesa pubblica e nuove entrate

c)    Abrogazioni delle proposte deflattive del governo