Domani la tavola rotonda “Le rotte dei capodogli che uniscono”: da Rimini a Lampedusa un’alleanza tra città di mare

Dalla spiaggia di Rimini al Festival dei Sette Capodogli: sarà il viaggio simbolico dei grandi cetacei a unire comunità lontane ma accomunate dal mare e da un impegno condiviso per l’ambiente. Domani, venerdì 19 settembre alle ore 17.00, presso la Sala Aldo Moro di Vasto, si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Le rotte dei capodogli che uniscono”, nell’ambito del Festival i Sette Capodogli 2025.

L’immagine guida della manifestazione è la suggestiva sagoma di un capodoglio disegnata sulla sabbia di Rimini dagli studenti del Liceo scientifico e musicale “A. Einstein”, una figura abbracciata da una catena umana di protezione. Un gesto che racconta plasticamente l’idea di comunità che lega Vasto, Rimini, Lampedusa e Taranto.

Ai saluti istituzionali interverranno il sindaco di Vasto Francesco Menna e l’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano, affiancati da Anna Montini, assessore all’Ambiente di Rimini, e da Pietro De Rubeis, assessore all’Ambiente di Lampedusa, Capitale italiana della Cultura 2025.

Al centro dell’incontro, la presentazione della presidente di Basta Plastica in Mare Network, Manuela Fabbri, che introdurrà in anteprima il video “Rimini e Vasto insieme, nel nome dei capodogli, del loro e nostro mare”. Le immagini racconteranno il contrasto tra lo spiaggiamento tragico avvenuto a Rimini nell’aprile ’43 e la solidarietà contemporanea della cittadinanza di Vasto, sottolineando l’importanza di un’alleanza per l’Adriatico.

“Progetti, nuove collaborazioni e un crescente senso di comunità attorno al simbolo dei capodogli accompagneranno questa edizione”, spiegano gli organizzatori, indicando come la tavola rotonda si inserisca nel percorso che condurrà al Fuorisalone 2025, l’ottava edizione della manifestazione ecologica promossa da Basta Plastica in Mare in concomitanza con Ecomondo.

Un evento che unisce memoria, impegno ambientale e cultura: perché le rotte dei capodogli non sono solo quelle del mare, ma anche quelle della solidarietà e della consapevolezza collettiva.