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  • Donald Trump e la rivoluzione dell’informazione, oramai già vecchia con il tramonto del mainstream e l’ascesa dei blogger indipendenti … di Marco Severini, direttore GiornaleSM

    Sembra che San Marino abbia fatto scuola con le illuminate sentenze del 19 gennaio 2023 a firma del Commissario della Legge Prof. Vico Valentini e del 22.11.2022 del giudice sammarinese dr. Giuseppe Severini.

    Per anni, i media tradizionali hanno dominato il panorama dell’informazione, imponendo la loro narrazione e talvolta filtrando le notizie secondo logiche editoriali spesso dettate da interessi politici ed economici.

    Quel mondo sta scomparendo. Rassegnatevi!

    Il pubblico ha capito che i giornali e le televisioni di massa non sono più gli unici canali di informazione affidabili. Internet ha stravolto le regole, e il presidente Donald Trump lo ha riconosciuto ufficialmente: i blogger indipendenti, i podcaster e i creatori di contenuti digitali avranno accesso diretto alle conferenze stampa della Casa Bianca.

    Karoline Leavitt, nuova portavoce della Casa Bianca, ha spiegato che il pubblico non si informa più attraverso i vecchi giornali o i notiziari televisivi, ma preferisce ascoltare chi ha conquistato fiducia sui social e sui blog indipendenti. Non si tratta di una semplice novità, ma di una rivoluzione definitiva.

    Le testate tradizionali, che un tempo dettavano l’agenda politica e sociale, oggi faticano a mantenere credibilità, mentre il pubblico cerca analisi dirette, trasparenti e non filtrate. La Casa Bianca ha quindi aperto le porte ai nuovi media, istituendo un settore dedicato a loro nelle conferenze stampa. Un gesto che certifica come le vecchie redazioni non siano più le uniche voci legittimate a informare il pubblico.

    E FORSE ANCHE I SITI DI INFORMAZIONI, I BLOG ED I PODCAST SONO GIA’ VECCHI. 

    Trump aveva già capito tutto nel 2016, quando aveva aggirato i media ostili usando direttamente Twitter per comunicare con milioni di americani. Oggi quel modello si evolve ulteriormente.

    Le domande nelle conferenze stampa non arriveranno più solo da testate come CNN o New York Times, ma anche da chi informa senza compromessi, senza filtri e senza dover rispondere ai finanziamenti di grandi gruppi editoriali.

    L’inizio della nuova era si è visto fin da subito. La prima conferenza stampa dell’amministrazione Trump ha dato priorità a fonti alternative e digitali, e non testate, come Axios e Breitbart, lasciando in secondo piano le vecchie glorie dell’informazione.

    Il segnale chiaro in quanto il tempo in cui pochi giornalisti decidevano cosa il pubblico dovesse sapere è finito con più libertà, più voci, meno censura.

    I social, i podcast e i blog hanno conquistato spazio perché le persone vogliono contenuti autentici, senza dover sottostare ai diktat ideologici delle grandi redazioni.

    L’apertura ai nuovi media permette una pluralità di voci che prima era impossibile.Questa trasformazione segna la fine dell’oligopolio dell’informazione. La Casa Bianca non sarà più un’arena riservata agli stessi volti e alle stesse domande pilotate. Ora il pubblico avrà accesso a una copertura più ampia, con nuove prospettive e analisi che fino a pochi anni fa erano ignorate.

    L’informazione non è più appannaggio di pochi giornalisti di carriera, molte volte compromessi.

    Il potere di raccontare i fatti è passato nelle mani di chi ha saputo conquistarsi un pubblico con serietà e indipendenza. Il mainstream non è più mainstream.

    Il futuro è già qui e forse è già passato prossimo!

     

    Marco Severini – direttore GiornaleSM