Donna ricoverata tra le formiche. La Procura di Napoli apre un’inchiesta. De Luca: sanità inquinata da camorra

Le indagini coordinate dall’aggiunto Giuseppe Lucantonio (sezione reati sanitari),
per ora il fascicolo è a carico di ignoti. La Cgil chiede di individuare subito i responsabili
In ospedale si è recato anche il governatore Enzo De Luca.

Lo scandalo della donna ricoverata all’ospedale San Paolo in un letto invaso da formiche è finito in Procura. Questa mattina il procuratore facente funzioni Fragliasso ha dato incarico al suo aggiunto Giuseppe Lucantonio di aprire un fascicolo a carico di ignoti e valutare se nel trattamento della paziente ci siano state delle irregolarità o delle mancanze.

 Blitz notturno dei Nas

Intanto, per tutta la notte gli uomini del Nas hanno rivoltato l’ospedale di Fuorigrotta come un calzino. Dopo la foto della vergogna il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva promesso controlli serrati. Al San Paolo non si parla d’altro, e da stamane è entrata in azione anche la ditta che si occuperà di sanificare l’area. Intanto, l’anziana signora ritratta suo malgrado nella foto che ha fatto il giro del web resta ricoverata. Lei al San Paolo ci era arrivata dopo un intervento al femore fatto al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. A quanto pare un intervento complicatosi nel post operatorio a causa di una setticemia. Dalla sua famiglia ancora nessun commento, in realtà non è chiaro se i parenti della donna abbiano compreso cosa è accaduto nella giornata di sabato.

Il ministro Lorenzin: «Una cosa indegna»

«È cosa indegna. Come tutti abbiamo appreso la notizia dai siti e abbiamo immediatamente mandato i Nas e oggi arriverà anche una task-force. L’ho inviata anche per vedere tutte le responsabilità e quindi fare un’accertamento sulla direzione dell’ospedale e su quello che è accaduto nel reparto e agli altri pazienti. Ovviamente è stato bloccato l’accesso al reparto per altri pazienti». Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito al caso dell’ospedale San Paolo di Napoli, a margine del convegno `Il dialogo sulla qualità e la sicurezza alimentare tra Italia e Cina´ alla Luiss. «Dalle prime indagini – ha aggiunto – è emerso che c’erano dei lavori all’interno del reparto e poi hanno trovato queste lenzuola infestate in un magazzino».

Visita di De Luca in ospedale

Una relazione sull’accaduto la vorrà certamente anche il governatore Vincenzo De Luca, che in mattinata si è recato al San Paolo. La sua non sarà una visita di cortesia. «La sanità della Campania è un disastro e stiamo lavorando all’ultimo respiro per riqualificare una sanità che ha delle eccellenze ma è stata per tanti decenni al servizio della politica politicante, inquinata da camorristi, da affaristi di ogni tipo», ha detto Da Luca, ai microfoni di Sky Tg24 a margine della sua visita. «La signora in questione è arrivata che era quasi in fin di vita».

La Cgil sul piede di guerra.

L’unica cosa certa è che le polemiche non accennano a placarsi, dopo i Verdi e il sindacato Anaao, ora arriva la dura critica di Alfredo Garzi (segretario generale Fp Cgil Campania) e Giosuè Di Maro (segretario Sanità Fp Cgil Campania). «Siamo di fronte ad un altro episodio di degrado in una struttura pubblica, un episodio vergognoso di una gravità inaudita che lede la dignità della persona, che lascia sgomenti i cittadini e che offende i tanti lavoratori che quotidianamente si prodigano per garantire la migliore assistenza ai pazienti». Per i sindacalisti «non esistono attenuanti per coloro che dovevano controllare e non lo hanno fatto. È necessario che si individuino nel più breve tempo possibile eventuali responsabilità e si ripristini l’immagine decorosa dell’ospedale e di tutta la Asl Napoli 1». Secondo i rappresentanti sindacali, l’episodio è «l’emblema del degrado organizzativo in cui versa la sanità in Campania a causa delle politiche di austerità e di tagli che stanno negando il diritto alla salute ai cittadini e il diritto a un lavoro dignitoso ai professionisti della sanità». Garzi e Di Maro concludono sottolineando che «non c’è più tempo da perdere. È ora di dire basta, di gridare la nostra indignazione, di reagire, di dare voce ai cittadini, come stiamo facendo da tempo purtroppo inascoltati».

L’indagine interna

«Un’indagine interna per attribuire, quando vi fossero le dovute responsabilità» è stata avviata nell’ospedale San Paolo, a Napoli, dopo le immagini di centinaia di formiche sul letto di una paziente. Lo annuncia, interpellato dall’Ansa, il direttore sanitario dell’ospedale Vito Rago, che si sta recando in Regione a seguito di una convocazione. Nell’ospedale del quartiere Fuorigrotta si attende l’arrivo della task force annunciata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «Sto cercando di fare in modo di debellare questo fenomeno che, mi dicono (Rago è direttore sanitario del San Paolo da soli 20 giorni, ndr), duri da anni e non deve mai più ripetersi». Sul fronte della bonifica dei luoghi, Rago ha dichiarato che «sono state messe in essere tutte le procedure necessarie dalla mia persona e da altri organi interni».

Salvini (Lega): i responsabili vanno licenziati

«Spero che chi specula sulla pelle dei malati ovunque, stia in galera per un bel po’ di tempo. E spero che chi lasciava in mezzo alle formiche dei pazienti in quel di Napoli, venga licenziato in tronco». Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini oggi a Radio Padania. «La sanità – ha aggiunto – è un tema caldo. Siamo gli unici in Europa ad avere 12 vaccini obbligatori, un obbligo senza senso. Si deve fare cultura e informazione, non si deve fare costrizione».

Castiello: interrogazione al governo

«Presenterò un’interrogazione al governo per chiedere interventi immediati per porre fine a questo scempio», annuncia Pina Castiello, deputata della Lega-NcS. «Mi domando infatti — aggiunge — come mai De Luca e il ministro Lorenzin siano tanto impegnati alla ricerca del nuovo commissario per la sanità invece di migliorare i servizi e garantire un sistema quantomeno dignitoso. Basterebbe poco: una normale disinfestazione e una pulizia costante per aver almeno strutture pulite. Aspettiamo fatti e non le solite note sceneggiate teatrali deluchiane».

Corriere del Mezzogiorno

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