
(ANSA) – ROMA, 13 MAR – Il sindaco di Roma Roberto
Gualtieri è intervenuto questa mattina alla cerimonia di
riconsegna della piastrina di riconoscimento del sergente
italiano Ruggero Longo, disperso in Russia durante la Seconda
guerra mondiale, al pronipote del militare, Paolo Vartolo. La
storia, che si è conclusa questa mattina nella Sala delle
Bandiere del Campidoglio, era iniziata nel 2009, quando un
abitante della citta di Miciurinsk, a sud est di Mosca, consegno
alcune piastrine di riconoscimento di nostri soldati all’alpino
Antonio Respighi di Milano.
In quella località russa infatti, tra il 1941 e il 1945,
c’era un campo di prigionia per militari internazionali con
fosse comuni in cui morirono oltre quattromila soldati italiani.
Respighi è riuscito a riconsegnare oltre 300 piastrine. Per
ricostruire la storia di oggi è intervenuta però anche una
discendente di un altro caduto, Ilaria Quaglieri, e grazie al
lavoro degli uffici anagrafici comunali si è riusciti a
ricostruire la discendenza del sergente Longo, romano, nato nel ’21 e morto nel ’42 che faceva parte della nona divisione di
fanteria autotrasportabile dell’ottavo reggimento ‘Roma’, fino a
raggiungere il pronipote del militare, Vartolo che della vicenda
dell’avo non sapeva nulla ed è rimasto sorpreso ed emozionato
dalla storia. Nelle sue mani è stata consegnata la piastrina
numero 40957.
“Voglio dire grazie per questo recupero toccante – ha detto
il sindaco Gualtieri – che ci consente di ricordare e far
tornare i caduti in una delle esperienze belliche tra le più
tragiche della nostra storia. Una guerra terribile che ci
rimanda a quella in corso: fa impressione pensare che ancora
oggi non troppo lontano da quei luoghi si combatta e si muoia.
Così teniamo viva la memoria e il ricordo”.
Alla cerimonia erano presenti alcuni alti ufficiali
dell’esercito, tra cui il comandante dell’ottavo reggimento
Valerio Lancia che ha donato al sindaco e al discendente del
sergente lo stemma araldico del reggimento. (ANSA).
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