
Il prossimo congresso della Federazione mondiale degli sport del ghiaccio (Isu) discuterà l’innalzamento dell’età per partecipare a un grande evento, con un minimo di 17 anni, per passare a 18. “L’Italia sostiene questa necessità insieme a molti Paesi”, ha affermato il presidente della Federghiaccio Andrea Gios, in merito alla vicenda della 15enne russa Kamila Valieva che potrebbe accelerare la riforma in vista di Milano-Cortina 2026. “Non è utile per il nostro sport avere campioni di 15 anni che l’anno dopo spariscono. I campioni devono rimanere nella storia, come Katarina Witt, Carolina Kostner”; ha osservato Gios.
“Questa ragazza è stata massacrata, non è riuscita a pattinare, proprio lei che faceva cose straordinarie”, ha commentato Gios in merito alla prova della giovane pattinatrice nel concorso individuale di ieri, dove è finita quarta, fuori da podio, con una prestazione segnata da due cadute.
“È possibile che un test antidoping fatto a dicembre sia stato reso noto solo a Olimpiade in corso? I russi avrebbero mandato qualcun altro e non sarebbe successo tutto questo. Abbiamo buttato nella fossa dei leoni una ragazzina di 15 anni per un test di due mesi fa, per poi arrivare a questa soluzione ridicola della premiazione annullata se fosse salita lei sul podio”, ha aggiunto Gios, osservando poi che “dobbiamo trovare chi è stato, la mamma, l’allenatore, ma io chiedo rispetto per gli atleti. Da questa storia usciamo male tutti”.
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