Dopo l’episodio di violenza al Pronto Soccorso di Rimini Ausl Romagna lancia un appello: occorre l’impegno di tutti e una cultura del rispetto

Unire le forze e lavorare insieme per garantire ambienti più sicuri e promuovere una cultura del rispetto e della dignità per chi si dedica alla cura della nostra salute. Dopo l’aggressione di pochi giorni fa ai danni di un’operatrice sanitaria al Pronto Soccorso di Rimini e ad altri episodi avvenuti in strutture sanitarie di altri ambiti territoriali aziendali, la Direzione generale di Ausl Romagna unitamente ai suoi professionisti, rinnova la sua profonda condanna per l’ennesimo episodio di violenza e lancia un appello a istituzioni e cittadini, per un’azione congiunta, nella consapevolezza che per arginare il fenomeno è necessario agire su due fronti: rafforzare, con tutti gli strumenti disponibili, la sicurezza degli operatori e promuovere il rispetto e la fiducia nei confronti di chi si occupa della salute di tutti.

Molti degli accessi che spesso poi determinano casi di criticità e rischi per il personale non sono strettamente riconducibili ad aspetti di natura prettamente sanitaria, quanto piuttosto legati a problematiche di vulnerabilità sociale.

Da tempo come Azienda stiamo monitorando il fenomeno ponendo in essere tutte le azioni correttive finalizzate alla maggiore protezione dei professionisti. A livello aziendale, dal 2017 è attivo un percorso dedicato, descritto in specifica procedura aziendale, per la segnalazione di eventi aggressivi ai danni di operatori sanitari, che prevede oltre alla semplice segnalazione tramite apposita modulistica anche il contatto diretto da parte dei servizi preposti alla ricezione del medesimo e la contestuale offerta di supporto psicologico ambulatoriale. E’ inoltre attiva una procedure di segnalazione degli eventi lesivi all’Autorità Giudiziaria competente, anche ai fini di valutazioni in merito alla costituzione di parte civile dell’Azienda per i profili di competenza.

Infine si segnala che, per supportare l’operatore aggredito è tutt’oggi in corso un’interlocuzione con gli Ordini Professionali dell’Avvocatura, presenti sul territorio aziendale, per l’eventuale costruzione di percorsi finalizzati al supporto legale per i suddetti operatori, qualora intendano attuare azioni, anche risarcitorie, di spettanza del singolo sanitario.

Nello specifico, il Pronto Soccorso di Rimini dispone di telecamere di sorveglianza, una linea telefonica dedicata punto-punto con Polizia e Carabinieri, un punto di Polizia interno al pronto soccorso e di fianco al triage dalle ore 8 alle ore 20, una guardia giurata H24, e, come supporto all’equipe e a pazienti in stato di ansia e agitazioni, sono inoltre presenti in alcune ore del turno diurno anche un assistente sociale, uno psicologo e volontari di associazioni del territorio.

Alle misure già messe in atto, l’Azienda insieme ai professionisti sta valutando ulteriori strumenti di tutela, che potranno essere oggetto di confronto all’interno dei tavoli istituzionali preposti e già operativi sul tema della sicurezza degli operatori sanitari e socio sanitari operanti nelle strutture sanitarie. In particolare, si sta studiando con CSM e SERD e comunità un servizio ad accesso rapido, attivo anche la notte, capace di accogliere e collocare persone con bisogni prevalentemente non sanitari e che eviti il trasferimento in ps. L’Azienda si sta ulteriormente impegnando per il reperimento immediato di altri spazi di lavoro e accoglienza da riservare al pronto soccorso.

Ma accanto a tutto serve un cambiamento culturale, da qui l’invito ad un ulteriore impegno comune per promuovere rispetto e diffondere consapevolezza verso tutti gli operatori sanitari che ogni giorno sono in prima linea.

Ausl Romagna