L’appello responsabile rivolto dal Comitato Civico per la cittadinanza all’attuale governo, in particolare al Segretario agli Interni, Andrea Belluzzi e ai partiti del quadro istituzionale, di impegnarsi ad esaminare in modo ampio e approfondito il tema della cittadinanza, della doppia cittadinanza, è rimasto inascoltato. Nessun ascolto! Nessuna risposta adeguata!
La fretta di rispondere ai naturalizzati di eliminare il divieto della rinuncia alla seconda o plurima cittadinanza, ha ripreso vigore: Belluzzi ha presentato in questi giorni un secondo progetto di legge alla Commissione n.1 e ha concordato all’interno della maggioranza il percorso per approvare questo progetto legislativo.
Si intende dare ai naturalizzati la via libera per avere la doppia cittadinanza con la semplice verifica della conoscenza della lingua italiana, la storia e la conoscenza delle istituzioni sammarinesi. Allo stesso tempo si elimina il giuramento di fedeltà alla Repubblica, perché chi appartiene a due Stati, come può dichiarare fedeltà solo a San Marino?
Noi tutti dobbiamo sapere che i possessori di doppie cittadinanze sono già maggioranza nel paese e nelle statistiche demografiche. La fonte diplomatica ha dichiarato nel convegno San Marino Fixing del 6 novembre 2025 che la piattaforma AIRE regista 16.500 italiani sul territorio di San Marino. Abbiamo il primato di essere la più antica Repubblica del mondo, siamo in procinto di avere il primato di avere un popolo, una comunità che appartiene a due Stati: l’Italia, la nazione più grande che ha in seno il minuscolo enclave, la Repubblica di San Marino. Questa anomalia che a noi preoccupa molto, non interessa alla maggioranza delle forze politiche sammarinesi che dovrebbero rappresentarci. A loro interessa il consenso dei naturalizzati che negli ultimi 5 anni non hanno voluto rinunciare alle doppie e triple cittadinanze, come sancisce la legge n. 114 del 2000 sulla naturalizzazione. Questi partiti politici agiscono come comitati elettoralistici !!!! Questa è una profonda falla nel sistema della democrazia liberale e rappresentativa.
Il nostro appello di ricercare l’EQUILIBRIO DEGLI INTERESSI, l’appello dell’avvocato e giurista Luigi Lonfernini di stabilire la PARITÀ DEGLI INTERESSI tra cittadini originari e cittadini naturalizzati, ha spinto il Comitato Civico per la Cittadinanza ad elaborare il documento n. 2 del 22 ottobre 2025 che contiene le seguenti richieste:
In analogia alle regole elettorali europee, i titolari di doppie e triple cittadinanze
dovranno adempire ALL’OBBLIGO DI UN SOLO VOTO E DI UNA SINGOLA CANDIDATURA. Questo significa il divieto assoluto del doppio e plurimo voto e delle doppie o plurime candidature nei due Stati di appartenenza. Un piccolo passo verso la parità degli interessi.
Per il nucleo dei sammarinesi emigrati all’estero, che in base al principio dello ius sanguinis, mantengono la trasmissibilità della cittadinanza sammarinese, diventa essenziale definire per quante generazioni questa prerogativa debba essere garantita.
Per i naturalizzati si chiede di mantenere la millenaria consuetudine di rinuncia alle altre cittadinanze e di mantenere l’obbligo attuale alla rinuncia alle doppie cittadinanze, sancito dalla legge n.114 del 2000 e di conservare l’obbligo del giuramento.
Rispetto alla legge italiana n. 74 del marzo 2025 che riassegna la cittadinanza italiana a favore delle persone che l’avessero rinunciata, si chiede un coordinamento tra legislazioni dei due Stati e un’azione di confronto diplomatico.
Il Comitato Civico per la Cittadinanza ha chiesto un incontro sia al Segretario Andrea Belluzzi, che al Segretario Luca Beccari e si attende che entrambi diano risposte positive al confronto.
Il Comitato Civico per la Cittadinanza valuta con attenzione l’operato dei vari soggetti istituzionali ed è pronta a segnalare alla pubblica opinione le criticità e le carenze che rileva sul loro operato, svolgendo la funzione di vigilanza democratica in seno all’attuale modello di democrazia rappresentativa. La richiesta è di essere ascoltati!
Infine molti cittadini si domandano perché diversi piccoli Stati europei, come Andorra, Monaco, Svizzera ed Austria e non solo, non ammettono la doppia cittadinanza per i naturalizzati al fine di tutelare la loro identità nazionale, mentre San Marino vuole agire in netta contrapposizione. E’ solo una questione di multiculturalismo e di presenza di una società plurale in termini etnici e culturali o è invece l’indicatore di una profonda falla nel sistema della democrazia liberale e rappresentativa?
Comunicato stampa – Il Comitato Civico per la Cittadinanza













