A San Marino erano approdati i soldi presunto provento di furto e ricettazione di materiale ferroso, almeno secondo l’accusa, ed erano state le figlie di Balsamo a finire davanti al tribunale del Titano per aver movimentato oltre 2milioni di euro. Le due donne tuttavia – condannate in primo grado – erano state successivamente assolte in appello e in via de nativa dal giudice David Brunelli.
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