Draghi da Mattarella dopo il caos sul Milleproroghe: ecco le mosse del premier 

Il premier Mario Draghi, dopo essere tornato da Bruxelles e dopo aver annunciato che andrà a Mosca per discutere della delicata situazione russo-ucraina, si è recato al Quirinale per un summit con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’oggetto dell’incontro sarebbe stato proprio la situazione che coinvolge la possibile invasione da parte russa dell’Ucraina ma, stando a quanto si apprende dal Corriere della Sera, il presidente del Consiglio avrebbe posto sul tavolo anche le questioni di stretta urgenza tra quelle relative all’azione dell’esecutivo che presiede.

Il presidente del Consiglio ha convocato per le18 i capo-delegazione delle forze politiche che compongono l’attuale maggioranza di governo. Il tema posto, con ogni probabilità, sarà lo strappo avvenuto durante la scorsa nottata, quando il governo è andato sotto in quattro circostanze presso la commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dei deputati. Nello specifico, Forza Italia e Lega, rispetto ad alcuni emendamenti relativi al decreto Milleproroghe, hanno deciso di votare insieme a Fratelli d’Italia, che si trova all’opposizione.

Draghi, insomma, ha intenzione di serrare i ranghi della maggioranza dell’esecutivo in vista dei prossimi passaggi. Come viene ripercorso da Il Messaggero, l’ex presidente della Bce sarebbe “irritato” per quanto avvenuto. Domani poi è un giorno clou: è previsto il Consiglio dei ministri che dovrebbe intervenire in maniera pratica con un dl bollette sugli aumenti che gli italiani hanno subito in questi primi mesi dell’anno.

La cabina di regia, stando a quanto viene ripercorso dall’Adnkronos, è iniziata da un po’. Draghi si sta dunque riunendo con i ministri che rappresentano i partiti che reggono l’azione dell’esecutivo, ossia Stefano Patuanelli, Giancarlo Giorgetti, Maria Stella Gelmini, Andrea Orlando, Elena Bonetti e Roberto Speranza.

Draghi è dunque tornato a Roma. Prima del volo di ritorno, il presidente del Consiglio ha deciso di consegnare ad Emmanuel Macron la delega di rappresentanza al vertice in corso tra l’Unione europea e le nazioni africane. Nel corso di quella riunione, il premier italiano aveva tuonato sulla necessità di abbattere il debito pubblico dell’Africa.


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