Due azzurre in campo contro femminicidi con “#SignalForHelp”

(ANSA) – NAPOLI, 29 MAR – “Oggi che i femminicidi sono
aumentati in maniera esponenziale è fondamentale denunciare le
violenze. È altrettanto fondamentale farlo in modo ‘moderno’,
attraverso i social, per esempio, in modo che il messaggio possa
giungere immediatamente, evitando così alcune situazioni
scabrose”. Anche Elisabetta Oliverio e Isotta Nocchi,
rispettivamente terzino e centravanti del Napoli Femminile di
calcio, si battono contro la violenza sulle donne e lo fanno
attraverso un video (https://we.tl/t-TtBLbyC1am) realizzato
dalla Cooperativa Sociale Eco, nel quale spiegano come si possa
chiedere aiuto con “#SignalForHelp”, un movimento nato in
Canada, da fare con una mano, anche durante una videochiamata.
    Un gesto semplice, è spiegato in una nota, che però può salvare
la vita: quando una donna ti rivolge questo strano saluto, cioé
quando alza la mano, con il pollice tocca il palmo e le quattro
dita si chiudono, allora “chiama subito il 1522, perché quella
persona è in pericolo”.
    “Fra gli effetti della pandemia sulle donne – spiega la
promotrice dell’iniziativa in Campania, Sofia Flauto, animatrice
del video assieme a Marina Vacca – c’è l’escalation della
violenza domestica. La pandemia peggiora la situazione perché
accentua le tensioni familiari e quelle che esplodono a seguito
della convivenza forzata”.
    I dati disponibili suggeriscono che la pandemia da Covid-19 ha
acuito la violenza contro donne e ragazze, specialmente in casa:
le violenze domestiche che si sono intensificate in diversi
paesi. Nei primi dieci mesi dell’anno le chiamate al numero
verde 1522, il centralino del Dipartimento Pari Opportunità,
sono aumentate superando in 10 mesi i livelli raggiunti degli
anni precedenti. Il periodo peggiore è stato proprio il
lockdown: tra marzo e maggio sono più che raddoppiate le
richieste (+119%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
    Triplicate quelle via chat, così come le chiamate arrivate di
notte o di mattina molto presto. (ANSA).
   


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