Il Consiglio di Stato ha stabilito che due sale giochi nel Comune di Rimini dovranno rimanere chiuse a causa della loro vicinanza a una scuola, violando le norme sul distanziometro. Il Comune ha effettuato una mappatura dei luoghi sensibili nel 2019, che ha evidenziato la violazione della legge regionale del 2013 che impone una distanza di almeno 500 metri tra le sale giochi e le scuole. Nonostante l’operatore delle sale giochi abbia chiesto una proroga per delocalizzare l’attività in un’altra zona della città, la mancanza di zone adatte ha reso impossibile tale spostamento. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell’operatore e ha sottolineato che la chiusura delle sale era una conseguenza conosciuta e accettata, non contestata adeguatamente in precedenza. Non è stata accolta la richiesta dell’operatore di considerare la scuola come priva di personalità giuridica, poiché si tratta comunque di un plesso educativo.
